Presso il reparto di Medicina Nucleare del Centro Diagnostico Italiano è possibile eseguire la PSMA-PET/TC per la diagnosi di tumore prostatico.
In cosa consiste
La PSMA-PET/CT effettuata al CDI utilizza un particolare tracciante, il (18F)-DCFPyl, recentemente approvato dalle Agenzie del Farmaco europea ed italiana e sottoposto al consueto periodo di farmaco-sorveglianza. Il radioligando viene impiegato per l’individuazione di lesioni positive all’antigene di membrana prostatico specifico (PSMA) con la tomografia ad emissione di positroni in pazienti affetti da eteroplasia prostatica o da recidiva dopo trattamento.
Rispetto ai traccianti utilizzati in passato, la PSMA-PET/CT mostra un grado molto elevato di sensibilità e specificità, requisiti fondamentali per la diagnosi e quindi per una migliore pianificazione di trattamenti mirati.
Indicazioni
Le indicazioni appropriate fornite attualmente dalle linee guida internazionali sono le seguenti:
- stadiazione primaria in pazienti con neoplasia prostatica a rischio intermedio/alto (Gleason score ≥4+3, ISUP grado ≥3, PSA >10 ng/ml, stadio clinico T2c-3a), quindi con aumentata probabilità di lesione secondarie
- recidiva biochimica dopo trattamento primario con intervento curativo, prostatectomia o radioterapia (BCR), o persistenza di valori di PSA ≥0,1 ng/ml a distanza >6 settimane dopo prostatectomia (BCP).
Nei pazienti con BCR (Recidiva biochimica) o BCP (Basal cell carcinoma of the prostate) la localizzazione precisa e la stratificazione delle lesioni, locali, locoregionali o a distanza sono fondamentali per la gestione terapeutica successiva.
- localizzazione di lesioni in pazienti con neoplasia prostatica resistente alla castrazione.
- stadiazione e valutazione della probabilità di risposta nei pazienti con eteroplasia prostatica avanzata candidati a terapia con radioligandi PSMA-diretti (RLT).
Come si svolge l’esame
L’indagine non richiede particolari preparazioni o sospensione delle terapie abitualmente assunte dal paziente e non presenta specifiche controindicazioni.
La permanenza del paziente in Reparto è di circa 3 ore.
Come da requisiti EMA, il personale medico e tecnico è formato per l’esecuzione e l’interpretazione delle immagini; l’attività somministrata e il protocollo di acquisizione delle immagini sono stati stabiliti secondo apposite linee guida.