I benefici muscolari e neurologici dell’EVM - energia vibratoria muscolare sono ormai noti da tempo e la sua corretta applicazione comporta aumento di potenza (muscolare), miglioramento propriocettivo ed efficace riabilitazione post-operatoria.
Le vibrazioni, infatti, anche se di piccola ampiezza, vengono lette dai recettori nervosi muscolari e cutanei e inviate al sistema nervoso centrale, attivando un meccanismo fisiologico atto a migliorare le funzioni cognitive e propriocettive, anche a settimane di distanza dal trattamento. Tale energia vibratoria non è invasiva ed è di semplice applicazione.
L’EVM opera alternando rapidamente pressione e depressione dell’aria, da 20 a 30 Hz. La fase di pressione imprime una leggera forza sul tessuto andando in profondità. La fase di depressione “aspira” il tessuto forzandolo in modo repentino verso l’alto: in questo modo si crea alternanza fra tessuto compresso e tessuto espanso (o rialzato). Lo stimolo vibratorio “chiude” il cancello spinale allo stimolo del dolore, permettendo il controllo della risposta rapida dal dolore mediata dalla mancanza di endorfina.
Vita quotidiana: la sedentarietà è attualmente classificata come patologia con influenza negativa sia sul corpo che sulla psiche. Le applicazioni EVM risultano particolarmente utili alle persone che svolgono un lavoro sedentario, davanti al computer, in ufficio, etc; agli anziani sia per migliorare la deambulazione che per rimanere in posizione eretta; alle persone che dopo una malattia, un trauma o un periodo di inattività vogliono recuperare rapidamente in maniera efficace forza e prontezza fisica; alle persone che a causa di un’attività impegnativa desiderano tonificare il proprio corpo, dimenticando stanchezza e affaticamento.
Riabilitazione: il muscolo è un fulcro fondamentale attorno a cui si sviluppa la strategia riabilitativa. Senza un muscolo “pronto” qualsiasi recupero sarà più lento. Le applicazioni di EVM sono particolarmente indicate negli esiti post-operatori dove i muscoli sono senza forza e con poco tono. Nelle fasi post-traumatiche dove occorre rinforzare il tono muscolare in maniera duratura e veloce. Nei casi in cui non si riesca a rinforzare attivamente i muscoli, per la presenza di stati dolorosi dovuti a infiammazioni.
Sport: per lo sportivo, sia agonista che amatoriale, l’apparecchiatura EVM rappresenta un “partner” insostituibile. Gli effetti benefici conseguibili in poche sedute sono evidenti e molteplici: ottimizzazione del tono muscolare, aumento considerevole della forza, della coordinazione motoria e della resistenza fisica, ottimizzazione dell’attività del sistema linfatico, minor affaticamento e riduzione dei tempi di recupero.
Salute in generale: l’uso dell’EVM può costituire un valido supporto per mantenersi in forma e in buono stato di salute. Le sue applicazioni risultano particolarmente utili: prima di iniziare una attività sportiva in palestra, per migliorare la salute del sistema muscolare del proprio corpo, per migliorare le proprie performance fisiche, per migliorare l’attività del circuito linfatico e venoso attraverso la sua azione drenante.
Postura: il continuo stare in piedi o in posizioni scorrette crea danni posturali sempre più evidenti. Con l’ausilio di EVM si possono dare informazioni corrette al nostro corpo al fine di rinforzare le zone muscolari deboli preposte al mantenimento della postura e della stazione eretta, migliorare il tono dei muscoli che indebolendosi creano atteggiamenti scorretti, dare vigore e forza a qui muscoli che con difficoltà si rinforzano ma che risultano fondamentali per una corretta postura.
Come funziona l’EVM
A livello del midollo spinale: fisiologicamente, quando lo stimolo di EVM viene applicato su un muscolo rilassato, questo provoca su di esso contrazione toniche che possono essere registrate attraverso elettromiografia. Tale reazione viene denominata riflesso tonico da vibrazione (Tonic Vibration Reflex: TVR), percepito come riflesso di inibizione autogena. Simultaneamente provoca il rilassamento del muscolo antagonista.
A livello corticale: nel sistema nervoso periferico, la vibrazione focale porta i fusi neuromuscolari afferenti a vibrare in rapporto di uno a uno, aumentando l’input propriocettivo al sistema nervoso centrale (Central Nervous System: CNS). Tutte le informazioni propriocettive ed esterocettive sono considerate importanti per il controllo motorio e la performance. Studi di imaging mostrano che l’attività provocata dalla stimolazione in risposta alla vibrazione tendinea si verifica non solo nella corteccia somatosensoriale ma anche nella corteccia premotoria e nelle aree motorie supplementari e cingolate.
A livello fasciale: lo stimolo vibratorio di EVM è in grado di agire sui meccanorecettori, gli organi golgi e sui fusi neuromuscolari.