La Cassazione Penale ribadisce che il reato di cui all’art. 279, comma 1, del D.Lgs n. 152/2006 prescinde dalla circostanza che le emissioni superino i valori limite stabiliti dalla legge, essendo un reato permanente, formale e di pericolo che non richiede neppure che l’attività inquinante abbia avuto effettivo inizio.
La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, rispondendo a un quesito dell’associazione sindacale CIMO, si è espressa sulle corrette modalità di trasmissione telematica dei dati prevista dall’art. 40, comma 1 del D.Lgs 81/2008, a carico dei medici competenti.
Per la Cassazione Penale l’inosservanza delle prescrizioni contenute, o richiamate, nelle autorizzazioni per l’attività di gestione di rifiuti speciali, non pericolosi, costituisce reato, anche se non lede in concreto il bene giuridico tutelato.
A pochi giorni dall’entrata in vigore delle modifiche di aprile scorso, il Ministero dell’Interno vara un’ulteriore revisione sostanziale del Codice Prevenzione Incendi.
La Cassazione Penale ha confermato la condanna dell’esercente di un locale pubblico per un infortunio occorso a un cliente: il capo d’accusa era “lesioni personali colpose con violazione delle norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro”.
La Cassazione Penale ha stabilito che i giudici di merito, prima di condannare una società ai sensi del D.Lgs. 231/2001, devono accertare preliminarmente l’esistenza, la conformità e l’effettiva attuazione del modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dalla norma.
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