Il ruolo del logopedista. Intervista al dr. Simone Firmani, logopedista CDI
La voce è uno strumento vocale che ci permette di comunicare, di esprimere le nostre emozioni. Essa è in rapporto con la laringe, la cavità di risonanza, il mantice polmonare, l’apparato uditivo, il sistema nervoso centrale e periferico, che insieme rendono possibile la vocalità.
La voce è il nostro strumento musicale molto fine, dunque risulta importante prendersene cura. Viene prodotta a partire dai polmoni, il generatore che manda l’aria alle corde vocali, provocando una rottura della tensione vocale e di conseguenza la vibrazione sonora. Il suono può essere grave o acuto dipendentemente dalle oscillazioni delle corde vocali. Dopodiché, il suono si convoglia nelle cavità di risonanza sovra glottiche dove si arricchisce di armonie, proiettando il suono verso l’esterno come voce.
La disfonia
Un’alterazione della voce provoca alterazioni quantitative e/o qualitative della vocalità, note come disfonia. Quest’ultima è un disturbo della produzione vocale che si manifesta con sintomi soggettivi (affaticamento, formicolii, costrizione) e/o acustici (alterazione dei parametri del suono quali intensità, frequenza, timbro, qualità e durata fonatoria).
Le persone più colpite spesso sono coloro che utilizzano la voce nella loro professione (cantanti, attori, doppiatori, insegnanti, speaker, avvocati, ecc..), ma non solo. La manifestazione della disfonia può avvenire anche in persone che non necessariamente usano la voce in modo professionale: le principali cause sono l’abuso vocale, lo scorretto uso della voce oppure danni iatrogeni (ad esempio in contesto di interventi chirurgici del collo, che spesso vanno a ledere o a decomprimere il nervo responsabile del controllo dei muscoli della laringe).
A seconda dalla causa di origine, la disfonia può essere classificata in tre tipologie:
- Disfunzionale
La disfonia disfunzionale è dovuta a comportamenti non equilibrati quali abuso (malmenage) e scorretto uso (surmenage) della voce. È importante rintracciare i fattori scatenanti e i fattori favorenti. Molto spesso una persona modifica il suo atteggiamento fonatorio (meccanismo di compenso) utilizzando le strutture muscolari non deputate alla loro specifica funzione (ipercontrazione latero-cervicale del collo, ipercontrazione sottomandibolare, ipercontrazione della regione orofaringea, respirazione toracica-superiore in fonazione). - Organica
La disfonia organica è il risultato di una o più lesioni delle corde vocali che altera la morfologia e la possibilità di un equilibrio di funzione degli organi pneumo-fonatori e del vocal tract. Tra i quadri patologici possiamo citare i polipi cordali, i granulomi, le cisti cordale, la vergeture e il sulcus. - Neurologica
Si tratta di disfonie centrali (neurologiche) dovute ad alterazione delle vie e dei centri nervosi del sistema nervoso. I muscoli della laringe sono innervati dal ramo del nervo vago, che si suddivide in nervo laringeo inferiore (o ricorrenziale) e nervo laringeo superiore. Un esempio di quadro patologico sono le paralisi cordali.
Il ruolo del logopedista
Il ruolo del logopedista ha come obiettivo la educazione/rieducazione/riabilitazione della voce attraverso esercizi mirati a raggiungere l’eufonia possibile (maggior efficienza ed efficacia vocale). Il trattamento è personalizzato dipendentemente dalla causa. Risulta essenziale partire da una valutazione logopedica per comprendere al meglio il lavoro da effettuare e gli obiettivi da raggiungere.
Prima ancora della valutazione logopedica, è di vitale importanza la visita otorinolaringoiatra/foniatrica, che permette l’analisi e le cause della disfonia. È possibile prevenire la disfonia attraverso le norme di igiene vocale, che permettono di ridurre i fattori scatenanti e favorenti responsabili dell’alterazione vocale.