L’Inail, insieme ai Ministeri del Lavoro e della Salute, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza, ha definito i criteri per fissare le priorità della somministrazione dei vaccini nei luoghi di lavoro.
Dopo la sottoscrizione del protocollo tra istituzioni e parti sociali per l’attivazione di punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro, il “Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-COV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’8 aprile 2021” fornisce i chiarimenti operativi necessari per avviare la campagna di vaccinazione dei lavoratori da parte delle aziende.
Il documento contiene il modulo da utilizzare per la presentazione del piano di vaccinazione aziendale, al quale possono aderire più imprese in forma aggregata, indipendentemente dal numero di lavoratori occupati. In alternativa alla modalità della vaccinazione diretta, è prevista la possibilità di stipulare convenzioni con strutture sanitarie private in possesso dei requisiti per la vaccinazione.
I piani aziendali di adesione alla campagna dovranno essere inviati alle aziende sanitarie di riferimento, e valutati su base regionale per identificare le priorità secondo criteri quantitativi, privilegiando la capacità di vaccinare numeri consistenti di lavoratori, e qualitativi, suddividendo le attività in tre macro-gruppi per classe di criticità, nel rispetto del principio di tutela dei lavoratori a maggior rischio di contagio da Sars-CoV-2. Le Regioni potranno modificare le priorità definite dal documento base del contesto produttivo territoriale e dell’analisi epidemiologica dei focolai.