Lo abbiamo chiesto al dott. Claudio Droghetti, responsabile ambulatorio vaccino-profilassi, e alla dott.ssa Giovanna Orlando, infettivologa CDI. Il vaccino è disponibile su prenotazione in alcune sedi CDI
L’influenza è una malattia respiratoria virale che si può manifestare in forme di diversa gravità e che, in alcuni casi, può avere gravi complicazioni.
Esistono due tipi principali di virus influenzali: A e B. Questi virus possono subire, nel tempo, delle variazioni antigeniche ed è per questo motivo che i vaccini stagionali devono essere riformulati ogni anno in base alle variazioni dei virus circolanti.
In Italia la stagionalità comincia durante l’autunno e raggiunge solitamente il picco nei mesi invernali per diminuire in primavera ed in estate.
La trasmissione del virus
La trasmissione dell’infezione avviene da persona a persona tramite le goccioline diffuse nell’ambiente attraverso la tosse e gli starnuti ma può anche essere trasmessa attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate.
Dopo un periodo di incubazione di due-quattro giorni si manifestano febbre alta, tosse, dolori muscolari. Possono comparire mal di testa, brividi, perdita dell’appetito, stanchezza e mal di gola.
Possono aversi vomito e diarrea specialmente nei bambini. La maggior parte degli individui guarisce mediamente in una settimana-dieci giorni. Tuttavia ogni anno, nel periodo di maggiore diffusione dell’influenza, si osserva un eccesso di mortalità nella popolazione italiana che viene attribuito all’influenza e alle sue complicanze.
Le persone più a rischio
Alcuni soggetti come gli ultra sessantacinquenni, i bambini piccoli, gli adulti e i bambini con patologie croniche, sono più a rischio di complicanze più gravi come le polmoniti virali, le polmoniti batteriche secondarie, o il peggioramento delle condizioni mediche pre-esistenti.
L’influenza, inoltre, rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti ed indiretti per la gestione dei casi, delle complicanze della patologia, e dell’attuazione delle misure di controllo.
Il perché della campagna vaccinale
Gli obiettivi della campagna vaccinale abbracciano un campo molto vasto. Infatti la vaccinazione su larga scala permette di:
- ridurre il rischio individuale di malattia, ospedalizzazione ed exitus
- ridurre il rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze o ospedalizzazione
- ridurre i costi sociali connessi con morbosità e mortalità
Fra le categorie maggiormente a rischio di complicanze e di ricovero ricordiamo:
- Le donne in gravidanza e nel periodo post partum. Oltre ad una maggiore gravità della malattia le donne gravide possono andare incontro a parto prematuro.
- I soggetti affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio come asma broncopneumopatia cronica ostruttiva, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, i soggetti affetti da diabete mellito, da patologie metaboliche compresa l’obesità, da insufficienza renale e surrenale, da neoplasie, da malattie congenite ed acquisite responsabili di una carente produzione di anticorpi, da immunodepressione indotta da farmaci o da HIV, d patologie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, da malattie associate ad un maggior rischio di aspirazione di delle secrezioni polmonari come malattie neuromuscolari, epatopatie croniche etc.
La prevenzione
La prevenzione dell’influenza non è solo la vaccinazione ma comprende anche norme di protezione individuali:
- Lavaggio delle mani che devono poi essere asciugate correttamente (lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40 secondi ogni volta. I disinfettanti a base di alcool rappresentano una valida alternativa in assenza di acqua)
- praticare una corretta igiene respiratoria (coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce utilizzando fazzoletti monouso da smaltire in modo corretto e, successivamente, lavarsi le mani)
- evitare il contatto stretto con persone ammalate
- evitare di toccarsi occhi, bocca e naso
- isolamento volontario a casa se si presentano sintomi attribuibili a patologie respiratorie febbrili
Alle norme di prevenzione individuale si affianca la prevenzione vaccinale con l’utilizzo, per quanto riguarda il CDI, di un vaccino antinfluenzale quadrivalente inattivato contenente due ceppi A e due ceppi B secondo le indicazioni ministeriali per la campagna vaccinale 2022-2023.
Quest’anno sono state ridotte le misure di protezione individuale per il Sars-Cov2 e quindi si presume che la circolazione dei virus influenzali stagionali sarà più sostenuta venendo a mancare la protezione delle vie respiratorie mediante le mascherine, ampiamente utilizzate negli anni scorsi per prevenire la diffusione di Covid 19. La vaccinazione anti influenzale quindi risulta molto indicata specie per quei soggetti a maggior rischio di malattia grave. Inoltre, la vaccinazione riduce le sindromi infiammatorie bronchiali da virus influenzale e, in alcuni studi, sembra possa ridurre il rischio di penetrazione di altri agenti patogeni respiratori, come ad esempio il Sars-CoV2, nelle prime vie respiratorie.
La somministrazione è intramuscolare solitamente nel deltoide.
Il vaccino è generalmente ben tollerato; gli effetti collaterali più frequenti sono rappresentati da dolore nel punto di inoculo, mal di testa, malessere generale, dolori muscolari.
La vaccinazione antinfluenzale, essendo costituita da solo virus inattivati o da parti del virus, non può, in alcun modo, causare l’infezione.
Il vaccino è disponibile su prenotazione nelle sedi CDI:
- Bionics Portello
- Bionics Lavater
- Bionics Viale Monza 4 piano
- Bionics City Life
- Bionics Bicocca
- Bionics Navigli
- Corsico
- Varese
- Saint Bon
- Largo Augusto
e prossimamente:
- Porta Nuova
- Bionics Cairoli