News

Un test per il morso di zecche

La febbre bottonosa del Mediterraneo viene trasmessa da diverse specie di zecche dure e soprattutto da Rhipicephalus sanguineus, un parassita abituale di cani e altri animali domestici/selvatici (conigli, lepri, ovini, caprini e bovini).

Le rickettsiosi appartengono al gruppo delle febbri esantematiche e sono causate da rickettsie, batteri trasmessi da “zecche dure” ampiamente distribuite in tutto il mondo. Il gruppo delle rickettiosi trasmesse da zecca è composto da:

  • febbre esantematica delle montagne rocciose (Femr), diffusa in tutti gli Stati Uniti e diagnosticata principalmente da aprile a settembre
  • febbre da morso di zecca africana
  • tifo da zecca di Queensland
  • febbre da zecca dell’Asia Settentrionale
  • Febbre bottonosa del Mediterraneo (rickettsiosi più diffusa nell’area del Mediterraneao e in Italia)

La febbre bottonosa del Mediterraneo viene trasmessa da diverse specie di zecche dure e soprattutto da Rhipicephalus sanguineus, un parassita abituale di cani e altri animali domestici/selvatici (conigli, lepri, ovini, caprini e bovini). L’agente patogeno della febbre bottonosa del Mediterraneo è rappresentato dalla Rickettsia conorii e da altre rickettsie.

Generalmente la malattia ha un periodo di incubazione fra 5 e 7 giorni dopo il morso della zecca infetta. La diagnosi di laboratorio si basa sull’identificazione della risposta anticorpale specifica per R. conorii. L’esordio della malattia è improvviso, con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre moderata o elevata accompagnata da brividi, astenia, cefalea, malesseri generali). Dal terzo al quinto giorno di incubazione la malattia si manifesta con un esantema maculo-papuloso che interessa anche le piante dei piedi e i palmi delle mani (sintomo della vasculite dovuta all’infezione). Nei casi non complicati un trattamento antibiotico riesce a ridurre la febbre in 2-3 giorni.

Risulta essere letale in un numero molto basso di casi (inferiore al 3%) anche in assenza di terapia. Le persone maggiormente a rischio sono quelle con condizioni di salute già compromesse. La febbre bottonosa può portare complicazioni a carico del sistema cardiovascolare, renale e del sistema nervoso centrale.

Iscriviti alla newsletter di CDI

Tieniti informato su prevenzione, analisi e cura. Ricevi tutti gli aggiornamenti di CDI via mail, iscriviti alla newsletter.

Ti abbiamo inviato una mail per convalidare la registrazione.

Controlla la tua casella di posta.

Si è verificato un errore durante la registrazione alla newsletter, si prega di riprovare.

Accessibilità