Intervista alla dott.ssa Monica Schmid, oculista CDI
La degenerazione maculare senile è la principale causa di ipovisione severa nei paesi industrializzati, con numeri da vera emergenza sociale. Colpisce prevalentemente persone anziane e può portare a grave e irreversibile compromissione della vista. Spesso l’esordio può essere solo monoculare e pertanto il paziente può non rendersi conto del problema, ritardandone la diagnosi.
Sintomi e fattori di rischio
La malattia colpisce l’area della retina detta macula, deputata alla visione distinta. Il sintomo d’esordio può essere rappresentato da distorsione delle immagini, alterata visione dei colori e, nei casi gravi, da improvvisa perdita della visione centrale. La diagnosi precoce può, in alcune forme, permettere la terapia e conseguentemente il mantenimento dell’acuità visiva. E’ nota una famigliarità oltre a incidenza maggiore nella popolazione ipertesa, cardiopatica, dislipidemica, nei fumatori e colpisce maggiormente il sesso femminile.
La terapia
Forme essudative di maculopatia possono essere curate con farmaci intravitreali, ma la diagnosi deve essere il più precoce possibile e tempestivo deve essere l’inizio del trattamento: solo così si può scongiurare la grave ed irreversibile perdita visiva. Una nuova terapia in grado di rallentare la progressione della degenerazione maculare atrofica è la Fotobiostimolazione, tecnica innovativa che utilizza la stimolazione cellulare e che sembra essere molto promettente nel bloccare la perdita visiva in quelle forme di degenerazione maculare senile atrofica per cui sino ad ora nulla si poteva fare.
Lo screening con il Test di Amsler
Tra gli esami di screening, indicato quindi solo per tutti coloro non hanno ancora avuto diagnosi di degenerazione maculare, il test di Amsler è un test di facile somministrazione, assolutamente non invasivo, ma estremamente prezioso per fornire informazioni sulle condizioni visive di un paziente.
Test positivi sono un “alert” utile per sapere che ci si deve sottoporre a una visita oculistica completa e, qualora necessario, ad approfondimenti diagnostici quali la tomografia ottica – OCT.