Un documento EU-OSHA illustra l’impatto delle nuove tecnologie del metaverso, della realtà virtuale (VR), della realtà aumentata (AR) e della realtà estesa (XR) sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori.
Nell’Unione Europea si sta assistendo alla progressiva integrazione di nuove tecnologie del metaverso, della realtà virtuale (VR), della realtà aumentata (AR) e della realtà estesa (XR) negli ambienti di lavoro. EU-OSHA, l’agenzia d’informazione dell’Unione europea in materia di sicurezza e salute sul lavoro, ha pubblicato un nuovo documento sul tema, al momento disponibile solo in inglese, che riporta l’analisi completa della letteratura scientifica sull’argomento, integrata con interviste a esperti selezionati.
Queste tecnologie sono attualmente utilizzate nei luoghi di lavoro per diversi scopi, tra cui la formazione, la visualizzazione dei dati e il lavoro a distanza. Il loro utilizzo nella formazione su macchinari complessi offre esperienze virtuali realistiche che migliorano l’apprendimento con feedback in tempo reale. I lavoratori edili possono sperimentare in sicurezza il lavoro ad alta quota tramite simulatori. I lavoratori del settore manifatturiero possono azionare macchinari pesanti a distanza in un ambiente virtuale.
Tuttavia, è stato riscontrato che i lavoratori che utilizzano le tecnologie VR, AR, XR e del metaverso possono sperimentare effetti collaterali come l’affaticamento degli occhi o sensazioni di confusione, che potrebbero avere un impatto negativo sulla loro salute e sul loro benessere. Il disagio, l’affaticamento del collo e l’affaticamento visivo derivanti e dall’uso dei visori dovrebbero essere evitati grazie a miglioramenti ergonomici nei futuri sviluppi delle tecnologie. Inoltre, sono stati evidenziati rischi di convulsioni innescate da specifici modelli visivi e rischi termici associati alle batterie dei dispositivi.
Oltre ai rischi fisici, i rischi psicosociali derivanti da tali tecnologie includono l’isolamento sociale, l’ansia e le interazioni negative in ambienti virtuali. Inoltre, tali nuove tecnologie possono potenzialmente sopraffare i lavoratori, inducendo sovraccarico cognitivo, compromissione del processo decisionale e, conseguentemente, aumento degli errori, mettendo a rischio la loro sicurezza e salute.
Questi effetti negativi evidenziano l’urgenza di creare interfacce ergonomiche e di personalizzare le esperienze VR, AR, XR e del metaverso per supportare i processi cognitivi dei lavoratori senza causare loro stress, con l’obiettivo di garantire che tali nuove tecnologie contribuiscano positivamente sia alla produttività aziendale che alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.