News

Quando insonnia e ansia si autoalimentano

Intervista alla dott.ssa Elena Mandorino, psicologa CDI

L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato da una difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati, risveglio troppo presto e da sonno non ristoratore. L’insonnia non è definita dalle ore di sonno che una persona fa, ma dalla qualità dello stesso.

È importante non sottovalutare l’insonnia poiché è comunemente associata a stati ansiosi. È importante prendersi cura della propria qualità del sonno, al fine di prevenire l’insorgenza di manifestazioni psicologiche che potrebbero causare un disagio clinicamente significato e impattare sul benessere psico-fisico della persona.

Che cosa accade quando proviamo ansia?

L’ansia, nella sua componente fisiologica, consiste in uno stato di attivazione che prepara la persona ad una reazione del tipo attacco o fuga. Nella sua componente psicologica, l’ansia è avvertita come una minaccia o un pericolo per qualcosa di importante che si ritiene necessario per la propria stabilità esistenziale. In uno stato ansioso, la persona coglie di dover dipendere da questi pericoli e comprende di non poter controllare tutti gli eventi che possono interferire con il proprio benessere. Pertanto si ha la sensazione che la propria esistenza è esposta a situazioni e condizioni che esulano dal proprio controllo, accompagnata ad un senso di impotenza e indifesa. L’ansia, allora, è un segnale che ci comunica la possibilità del fallire e del soffrire.

Dal punto di vista esistenziale, quindi, possiamo dire che l’ansia è un segnale di per sé sano che sollecita la persona di fronte a situazioni in cui il comportamento risulta mal adattativo alla propria situazione di vita. Il disturbo d’ansia, declinato nei suoi vari segni (attacco di panico, insonnia, irrequietezza, sensazioni di vertigini, difficoltà a respirare, fastidio al torace, palpitazioni, sudore eccessivo, perdita di controllo…), si manifesta soprattutto quando c’è una difficoltà a cogliere un adeguato significato sottostante, a comprenderla e a concentrarsi su quegli aspetti di vita che rendono la persona ansiosa.

La psicoterapia apre alla possibilità di comprendere la sintomatologia, offrendo uno spazio per crescere e sviluppare nuove capacità e risorse per fronteggiare gli stati ansiosi. Le persone inclini alle manifestazioni ansiose mostrano una difficoltà a distinguere le reazioni fisiologiche del corpo (palpitazioni, aumento del battito cardiaco, aumento della frequenza respiratoria, ecc.) da tali emozioni e dalle situazioni che le hanno causate. L’obiettivo di un percorso terapeutico è prima di tutto di attenuarla comprendere il significato del sintomo ansioso e focalizzare l’intervento sulle cause, concentrandosi su eventuali carenze esistenziali che ostacolano la persona a raggiungere condizioni adeguate a poter star meglio nell’ambiente e nel mondo della vita.

Qualche piccolo consiglio

Perché tu possa esserti utile nel prenderti cura della qualità del tuo sonno, è importante mettere in atto dei piccoli accorgimenti che possono fare la differenza!

  • È importante innanzitutto alzarsi dal letto anziché restarci se non si riesce a dormire
  • È fondamentale stabilire una routine rilassante prima di andare a dormire (come una lettura o un bagno caldo o una tisana …)
  • Evitare pasti pesanti
  • Limitare l’utilizzo di smartphone o tablet prima di dormire può essere un valido aiuto nel contribuire ad un miglior addormentamento.

Se l’insonnia dovesse occorrere insieme a una manifestazione ansiosa tale da compromettere la qualità di vita, potrebbe essere opportuno consultare uno Specialista della salute mentale (es. psicologo, psichiatra, ecc).

Iscriviti alla newsletter di CDI

Tieniti informato su prevenzione, analisi e cura. Ricevi tutti gli aggiornamenti di CDI via mail, iscriviti alla newsletter.

Ti abbiamo inviato una mail per convalidare la registrazione.

Controlla la tua casella di posta.

Si è verificato un errore durante la registrazione alla newsletter, si prega di riprovare.

Accessibilità