E’ attivo un nuovo percorso dedicato alle future mamme, per diagnosticare precocemente il rischio di pre-eclampsia.
La video intervista della dott.ssa Federica Federico, ginecologa CDI
La pre-eclampsia è una sindrome multisistemica che si sviluppa nella seconda metà della gravidanza ed è caratterizzata dalla presenza di ipertensione arteriosa eventualmente associata a proteinuria, edemi, insufficienza epatica, insufficienza renale, segni neurologici (cefalea, disturbi visivi), piastrinopenia e disturbi della coagulazione.
La pre-eclampsia si sviluppa nel 2-5% delle gravidanze ed è una delle principali cause di mortalità materna e perinatale o di disabilità permanente.
Un nuovo test di screening valuta il rischio di insorgenza di pre-eclampsia durante la gravidanza, permettendo di:
– identificare precocemente le donne a rischio di sviluppare la patologia
– proporre un’eventuale terapia profilattica
– programmare un attento monitoraggio della salute della donna e del feto.
Il test può essere proposto in qualsiasi fase della gravidanza anche se se ne consiglia l’esecuzione tra la 11 e la 14 settimana e può essere effettuato in occasione dei test di screening per le anomalie cromosomiche del I trimestre (test combinato/ultrascreen, translucenza nucale).
Lo screening si articola su due giornate: nella prima, dopo la consulenza ginecologica, si esegue il prelievo per il dosaggio plasmatico di una proteina prodotta dalla placenta (PlGF), il cui valore ben si correla con il rischio di insorgenza della patologia. Nella seconda giornata vengono effettuate due misurazioni della pressione arteriosa e un’ecografia con valutazione della flussimetria delle arterie uterine e raccolta dell’anamnesi, calcolo del rischio di insorgenza di pre-eclampsia nel corso della gravidanza e consulenza ginecologica.