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Nuovi chiarimenti sulla certificazione dei contratti negli ambienti confinati o sospetti d’inquinamento  

Una nuova nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro modifica gli ultimi chiarimenti, forniti dallo stesso INL, sull’obbligo di certificazione dei contratti del personale impiegato in regime di appalto o subappalto in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.

Con la nota n. 1937 del 07/03/2024 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha modificato le sue ultime indicazioni sull’obbligo di certificazione dei contratti del personale impiegato in regime di appalto o subappalto in ambienti confinati o sospetti di inquinamento di cui al D.P.R. n. 177/2011.

Facendo riferimento ai chiarimenti forniti con nota prot. n. 694 del 24 gennaio 2024 della Direzione centrale vigilanza e sicurezza del lavoro, infatti, l’INL informa che ha ritenuto opportuno proporre una modifica dello stesso Decreto, la cui attuale formulazione è indubbiamente suscettibile di diverse interpretazioni.

Per tale ragione, anche al fine di non sovraccaricare l’attività delle Commissioni di certificazione e di evitare possibili contenziosi, INL ritiene che, nelle more degli esiti di tale iniziativa, debba essere adottata un’interpretazione “letterale” dello stesso D.P.R. n. 177/2011, secondo la quale sono oggetto di certificazione, ai sensi del Titolo VII, Capo I del D.Lgs. n. 276/2003, esclusivamente i contratti di lavoro c.d. “atipici” e non anche i contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

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