Un documento redatto dal gruppo di lavoro Iss, Ministero della Salute, Aifa e Inail, risponde ai quesiti sulle misure farmacologiche, di prevenzione e controllo delle infezioni da Coronavirus sorti con il progredire della campagna vaccinale contro il contagio e la comparsa di diverse varianti del virus.
Mentre la campagna vaccinale anti-Covid-19 è in corso, sono sorti diversi quesiti sulle misure di prevenzione e di controllo delle nuove varianti virali che potrebbero essere associate a un quadro clinico più grave o colpire maggiormente alcune specifiche fasce di popolazione. Al momento l’attenzione è concentrata su tre varianti che destano particolare preoccupazione: quella “inglese” (B.1.1.7), quella “sudafricana” (B.1.351) e quella “brasiliana” (P1).
Nonostante le conoscenze sulle nuove varianti virali siano ancora in via di consolidamento, il documento “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19” fornisce specifiche indicazioni che, basate sulle evidenze ad oggi disponibili, possono essere di riferimento per l’implementazione delle strategie di prevenzione e controllo dei casi di Covid-19 sostenuti da queste varianti virali. Inoltre, esso fornisce indicazioni su come comportarsi nei confronti delle persone già vaccinate.
Il documento riporta risposte a quesiti suddivisi in due gruppi, riguardanti i primi le misure di prevenzione non farmacologiche e gli altri le misure farmacologiche, come la vaccinazione. Nella trattazione sono affrontati argomenti come i test diagnostici, il comportamento dei lavoratori vaccinati, le persone che hanno ricevuto il vaccino fuori dall’ambiente di lavoro, i contatti di un soggetto vaccinato con una persona positiva, lo screening degli operatori sanitari e la vaccinazione di chi è già stato contagiato