Nell’ottica di continuo avanzamento tecnologico, a supporto di pazienti e aziende che afferiscono presso i nostri centri, il Laboratorio del Centro Diagnostico Italiano si è recentemente dotato della nuova strumentazione Capyllarys 3 TERA MC.
L’installazione è la prima in Lombardia e la prima in Italia in un laboratorio privato.
La strumentazione viene utilizzata per eseguire gli esami di elettroforesi delle sieroproteine (ca. 90000/anno), esame fondamentale per lo screening ed il monitoraggio di discrasie plasmacellulari e quadri clinici di proliferazione di Linfociti B, e CDT – Transferrina Carboidrato Carente (marker di abuso alcolico).
La nostra installazione consta di 2 strumenti di analisi Capyllarys 3 TERA e di un Tube Loader MC (caricatore di campioni): dotati di 12 canali di misura (gli strumenti in uso precedenti ne avevano solo 8) e di una robotica di nuova generazione, la nuova strumentazione permette l’analisi dei campioni con una produttività elevata, offrendo una flessibilità ed una autonomia capace di soddisfare le esigenze presenti e future di laboratori ad alto volume di lavoro.
In particolare:
- esegue tutte le procedure, dall’inserimento random della provetta primaria fino alla produzione del referto, senza intervento dell’operatore;
- il piatto campionatore a caricamento continuo consente un caricamento iniziale di 240 campioni ed è in grado di eseguire 230 test/ora per elettroforesi delle sieroproteine e 158/ora per CDT, nella configurazione adottata presso il Centro Diagnostico Italiano;
- usa ridotti volumi di campione biologico (solo 20 µL in tecnica sieroproteine) per sfruttare con flessibilità le più comuni provette disponibili in laboratorio, di diverse dimensioni sia primarie sia secondarie;
- le misure dei campioni di controllo sono memorizzate automaticamente ed elaborate statisticamente per essere visualizzate sia in forma numerica sia in forma grafica. I controlli sono identificati con codice a barre per una gestione semplificata dei programmi di Controllo Qualità;
- è conforme alle più recenti normative, è progettato per garantire il massimo livello di sicurezza. I processi completamente automatici, il caricamento e lo smaltimento automatico delle cuvette di reazione, l’area analitica protetta e l’impiego di reagenti e materiali monouso, determinano una significativa riduzione del rischio.
La totale automazione, la completa programmabilità, l’importante caricamento iniziale, l’elevata produttività, le minime fasi operatore concorrono a garantire la massima integrazione del sistema nel flusso di lavoro del laboratorio, determinando una sensibile riduzione dei tempi di refertazione (TAT) rispetto all’uso di altre tecnologie separative (es., HPLC o gel di agarosio).
La nuova strumentazione supporta il lavoro del reparto di Elettroforesi e Proteine, consentendo una più rapida risposta alle variazioni del volume di lavoro, lasciando più tempo alla gestione degli altri esami specialistici eseguiti nel reparto, garantendo una maggior precisione e sicurezza del dato refertato.