Intervista alla dott.ssa Giovanna Orlando, infettivologa CDI
L’influenza è una patologia virale che si presenta con epidemie annuali nella stagione invernale. È una patologia estremamente contagiosa che colpisce le vie aeree e si trasmette principalmente attraverso le goccioline di saliva emesse con i colpi di tosse dalle persone infette.
Quali sono i sintomi più evidenti e quelli più “nascosti”?
L’infezione da virus dell’influenza si manifesta, dopo un breve periodo di incubazione, con febbre, dolori articolari e muscolari, cefalea, malessere generale, stanchezza, ma anche rinite, mal di gola, tosse secca e stizzosa. Dal punto di vista clinico è difficilmente distinguibile da quelle che vengono comunemente chiamate sindromi simil-influenzali, dovute a virus diversi da quelli dell’influenza. I sintomi tendono a regredire spontaneamente dopo una settimana circa, tuttavia, in alcuni casi il quadro clinico può complicarsi con broncopolmoniti virali o batteriche, con miocarditi, encefaliti, radicolonevriti, condizioni che necessitano spesso il ricovero in ambiente ospedaliero.
La parola “vaccino” a molti fa paura. Ma perché è così importante vaccinarsi?
Il vaccino è fortemente raccomandato per i soggetti a maggior rischio di forme complicate (anziani, bambini molto piccoli, persone affette da malattie croniche), per i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e per i familiari di soggetti ad alto rischio di forme complicate. Sono disponibili vaccini trivalenti e quadrivalenti costituiti da virus inattivati diretti contro i virus influenzali stagionali di tipo A e di tipo B della stagione 2016/2017. E’ generalmente sufficiente una singola dose di vaccino per garantire una buona copertura vaccinale. Il momento più indicato per effettuare la vaccinazione è l’autunno a partire da metà ottobre fino a fine dicembre. La vaccinazione conferisce una immunità nei confronti dei virus influenzali circolanti per la stagione a partire da 14 giorni circa dopo averla effettuata; la protezione perdura per 6-8 mesi, dopo tale periodo la copertura vaccinale tende ad affievolirsi.
Molti ritengono inutile il vaccino in quanto, pur avendolo fatto, poi si sono ammalate di influenza
La sintomatologia dell’influenza è praticamente indistinguibile da quella dovuta alle infezioni causate da altri virus respiratori che circolano nella stagione invernale e che spesso vengono scambiati per influenza e che però non vengono coperti dal vaccino. L’influenza però è una malattia altamente contagiosa e potenzialmente pericolosa per le persone a rischio, per cui il vaccino è altamente consigliato.
Oltre al vaccino, come possiamo prevenire l’influenza?
L’influenza viene trasmessa attraverso l’inalazione di goccioline di saliva emesse con gli starnuti o i colpi di tosse dai soggetti infetti o anche attraverso il contatto con oggetti contaminati dalle secrezioni respiratorie come i fazzoletti o le mani. Chi è influenzato può quindi contribuire in maniera considerevole a limitare la diffusione dell’infezione seguendo semplici norme igieniche e comportamentali:
- igiene delle mani con lavaggi frequenti dopo starnuti e colpi di tosse
- eliminazione dei fazzoletti di carta contaminati
- isolamento volontario al domicilio specie nella fase iniziale di malattia
- uso di mascherine quando il soggetto influenzato debba recarsi in ambienti affollati ed in particolare in ambienti sanitari.