E’ stato pubblicato sul Journal of Cardiovascular Development and Disease (IF 2023: 2.4) l’articolo dal titolo: “Benefits of Taurisolo in Diabetic Patients with Peripheral Artery Disease”, studio randomizzato condotto per CDI da Fulvio Ferrara e Eugenio Caradonna, in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Bari , Università Federico II di Napoli, Università di Pavia e Antioch University di Los Angeles.
In questo lavoro il trimetil-N-ossido (TMAO) è stato collegato alla malattia delle arterie periferiche (PAD). Il Taurisolo® è un fitocomplesso naturale ed equilibrato contenente resveratrolo, quercetina, catechine, procianidine, gallico acido e acido caffeico.
Numerosi studi hanno dimostrato che Taurisolo® riduce i danni del TMAO ed esercita un effetto protettivo sulle cellule endoteliali (EC).
Lo scopo di questo studio randomizzato, in doppio cieco, era quello di valutare gli effetti di Taurisolo® sulla claudicatio in pazienti con PAD (Rutheford grado I, categoria II, Classificazione Fontaine: Stadio IIA, American Medical Association Classificazione della disabilità dell’intera persona: Classe 0—WPI 0%) in due gruppi paralleli di 31 pazienti.
-La claudicatio è migliorata del 14,1% nel gruppo che ha assunto Taurisolo e solo del 2,0% nel gruppo placebo, mentre la distanza massima percorsa è aumentata del 15,8% e solo dello 0,6%, rispettivamente nel gruppo trattato con Taurisolo e in quello trattato con placebo.
-I livelli plasmatici di TMAO sono diminuiti da 3,97 ± 2,13 micromoli/L a 0,87 ± 0,48 (p < 0,0001) nel gruppo trattato, dimostrando come questo biomarcatore, il cui dosaggio è stato messo a punto alcuni mesi fa dall’equipe del Servizio Integrato di Medicina di Laboratorio Laboratorio del CDI, primo centro in Europa, abbia un ruolo importante anche nel monitoraggio di questa particolare condizione clinica.
Per leggere la pubblicazione:, clicca qui