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Gli Avengers dell’Apprendimento: i prerequisiti scolastici

I prerequisiti sono un insieme di funzioni e abilità specifiche, che si sviluppano durante la Scuola dellʼInfanzia, quindi, prima dellʼingresso del bambino alla Scuola Primaria. Inoltre, sono fondamentali per un corretto processo di apprendimento durante il periodo scolastico.

Quali sono i prerequisiti?

Ogni apprendimento scolastico di base presenta dei prerequisiti specifici, poichè sono richieste abilità particolari e specifiche per ciascuno di questi apprendimenti.
Gli apprendimenti scolastici di base sono: lettura, scrittura e calcolo.

Prerequisiti della LETTURA e SCRITTURA:
  • La discriminazione visiva e uditiva: cioè saper riconoscere i grafemi (lettere, sillabe) da altri segni grafici e saper distinguere i diversi fonemi (suoni) della lingua. In altre parole, il bambino deve essere in grado di saper distinguere una lettera dellʼalfabeto da un qualsiasi altro segno e suono, pur senza sapervi dare un nome.
  • La memoria fonologica a breve termine: ovvero saper individuare e mantenere in memoria una corretta sequenza di suoni (fonemi).
  • Le abilità metafonologiche globali: cioè la capacità sia di saper riconoscere una parola ascoltando le lettere o le sillabe (CA – SA = CASA) sia, al contrario, di saper scomporre una parola nei suoni che la formano (CASA = CA – SA);
  • La coordinazione occhio-mano: lo sviluppo adeguato di questa funzione permette lo sviluppo di un buone abilità grafiche;
  • Le abilità visuo-percettive: la capacità di discriminazione visiva e di riconoscere lo stimolo in forma globale anche quando viene rappresentato solo in parte;
  • La memoria a breve termine visuo-spaziale: la capacità di conservare e manipolare i dati visuospaziali e costruire immagini mentali;
  • Essere in grado di nominare rapidamente oggetti, simboli o figure recuperando le parole dal proprio vocabolario; questo permetterà in seguito al bambino di avere una buona rete di supporto quando inizierà sia a leggere che a scrivere.
Prerequisiti del CALCOLO:
  • La conoscenza della sequenza verbale dei numeri, appresa tramite giochi o canzoni;
  • Saper riconoscere o leggere i numeri;
  • Riuscire ad accoppiare il numero allʼatto del contare, ovvero indicare con il dito ogni oggetto contato;
  • Essere in grado di riconoscere la grandezza numerica di un insieme e confrontare insiemi di numerosità diversa (es. poco o tanto; metà o intero);
  • Saper confrontare numeri diversi (es. 1 è più piccolo o più grande di 10?);
  • Riuscire a mettere in sequenza crescente o decrescente insiemi con diverse quantità.
Perché è utile valutarli?

Eʼ utile valutare i prerequisiti perché questi sono necessari e fondamentali per un corretto processo di apprendimento durante il periodo scolastico. Pertanto, in unʼottica di prevenzione e identificazione precoce del disturbo, qualora i prerequisiti non fossero ancora emersi, è consigliato intraprendere un percorso (ri)abilitativo volto al loro potenziamento.

Come si fa la valutazione dei prerequisiti?

La valutazione dei prerequisiti non è sinonimo di diagnosi!

Vediamo insieme le due motivazioni principali:

  1. La valutazione è rivolta a bambini dellʼultimo anno della scuola dellʼinfanzia, sarebbe troppo presto per poter effettuare una diagnosi; si può parlare infatti di Disturbi Specifici dellʼApprendimento solo a partire dalla fine della seconda classe della Scuola Primaria.
  • La valutazione dei prerequisiti ha come obiettivo quello di svolgere un approfondimento mirato sulle abilità specifiche coinvolte negli apprendimenti scolastici e provare a ridurre le differenze prima dellʼingresso alla scuola primaria.

La valutazione viene svolta attraverso dei test oggettivi e standardizzati che propongono prove differenti dipendendo dallʼobiettivo che si vuole valutare. Grazie ai test, e a unʼosservazione qualitativa, è possibile stabilire quanto la performance sia “lontana” rispetto ai bambini della sua età e, soprattutto, permette di individuare strategie di stimolazione e potenziamento delle aree più fragili.

I prerequisiti, se presenti nel bambino ad un livello adeguato, gli permetteranno di affrontare con le giuste risorse lʼingresso alla scuola primaria e il lungo percorso di apprendimento.

Indicativamente…Quando si valutano i prerequisiti?

I prerequisiti si valutano nel bambino di età prescolare (tra i 4 anni e mezzo e i 6 anni), quindi tra la fine del II anno e durante tutto il III anno della Scuola dellʼInfanzia.

La precocità della diagnosi e dellʼintervento giocano un ruolo favorevole nella determinazione di unʼevoluzione positiva del bambino!

Protagonisti e attori della valutazione dei prerequisiti: chi contattare?

Considerando la varietà di abilità da valutare, sono molteplici le figure che valutano i prerequisiti. Le figure principali sono: Terapista della Neuropsicomotricità dellʼEtà Evolutiva (TNPEE), Logopedista e Psicologo/a.

Chi svolge il trattamento dei prerequisiti?

Il trattamento dei prerequisiti, quindi (ri)abilitazione e/o potenziamento, diventa fondamentale per i bambini segnalati come “a rischio” ed è svolto da due figure della classe riabilitativa delle professioni sanitarie, ovvero: TNPEE e Logopedista.

A seguito di unʼaccurata valutazione individuale, vengono predisposti percorsi di potenziamento personalizzati che vanno a potenziare in modo specifico gli aspetti di debolezza, collaborando in sinergia con la famiglia e la scuola.

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