Pubblicata la nuova direttiva che modifica la regolamentazione europea delle emissioni industriali e delle discariche di rifiuti, introducendo l’obbligo, per i gestori di stabilimento, di adottare un sistema di gestione ambientale.
La direttiva (UE) 2024/1785 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024, che modifica la direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle emissioni industriali (cosiddetta direttiva IED) e la direttiva 1999/31/CE del Consiglio relativa alle discariche di rifiuti, è stata pubblicata il 15 luglio 2024 sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore l’8 agosto 2024. Entro il 1º luglio 2026 gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi a tale direttiva.
La direttiva ha esteso il campo di applicazione a nuove tipologie di stabilimenti industriali, quali le aziende zootecniche per allevamenti intensivi, le attività minerarie e le attività di fabbricazione di batterie su vasta scala, prevendendo allo stesso tempo una semplificazione e snellimento delle procedure, con l’obbligo per gli Stati membri di istituire un sistema di autorizzazione elettronica entro l’anno 2035. Essa ha, inoltre, modificato alcune definizioni, tra cui quella stessa di “inquinamento”, e ha inserito nuovi articoli come l’articolo 14-bis “Sistema di gestione ambientale” e l’articolo 15-bis “Valutazione della conformità”, nonché due nuovi capi, ovvero il capo II bis “Consentire e promuovere l’innovazione” e il capo VI bis “Disposizioni speciali per l’allevamento di pollame e suini”.
I gestori di stabilimento dovranno adottare un sistema di gestione ambientale, conforme alle pertinenti BAT (Best Available Techniques) di settore, con obbligo di sottoporlo almeno ogni tre anni ad audit da parte di un organismo accreditato per la valutazione della conformità a norma del regolamento (CE) n. 765/2008, oppure da un verificatore ambientale accreditato o dotato di licenza.
La nuova direttiva richiede sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive da applicare in caso di inosservanza delle norme. Per le violazioni gravi, i gestori potranno essere soggetti a sanzioni fino ad almeno il 3% del loro fatturato annuo nell’Unione.