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Crioterapia e linfodrenaggio

Un perfetto connubio per combattere la ritenzione idrica.

La crioterapia negli ultimi anni ha ottenuto sempre più rilevanza grazie alle evidenze scientifiche in diversi campi, sia dal punto di vista medico che estetico.

L’utilizzo del ghiaccio, oltre ad un effetto analgesico, a livello della pelle:

  • inibisce la trasmissione degli impulsi dolorosi;
  • ha un effetto antiedemigeno, correlato alla vasocostrizione indotta, aumentando così il flusso sanguigno.
  • ha un’azione antispastica e miorilassante, in quanto i muscoli posti a contatto con una fonte fredda, si rilassano. 

In linfologia, la crioterapia sfrutta i benefici del freddo per contrastare l’infiammazione del tessuto adiposo dato da un alterato metabolismo localizzato a livello del tessuto sottocutaneo che nel tempo provoca in target specifici ritenzione idrica, la cosiddetta “cellulite” (addome, fianchi, glutei, interno coscia, etc.). Questa condizione colpisce esclusivamente le donne e sebbene non si conosca la causa specifica, in letteratura esistono numerosi studi grazie ai quali possiamo ipotizzare che possano essere coinvolti fattori ormonali e/o genetici. Il segno principale della ritenzione idrica è l’edema, un accumulo di liquidi nei tessuti che ne provoca un anomalo rigonfiamento. 

Sebbene questo quadro nelle prime fasi non sia associato a complicazioni gravi, l’aspetto gravemente trascurato che viene a prodursi nel tempo può portare allo sviluppo di depressione e ripercussioni sociali. Proprio per la sua notevole diffusione, la ritenzione idrica è un problema molto sentito ma spesso male interpretato: in condizioni di sovrappeso e in assenza di patologie importanti, il contributo della ritenzione idrica sull’aumento di peso è tutto sommato marginale; al contrario è il sovrappeso a contribuire al rallentamento della diuresi e a favorire la ritenzione stessa. 

Nel tempo, nella zona target di accumulo di liquidi, a causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica, ristagnano numerose tossine che alterano il metabolismo cellulare, già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.

Presso CDI Rho è disponibile un pacchetto che unisce entrambe le metodiche, il cui obiettivo è la fusione dei benefici dati da tecniche manuali specifiche sul sistema linfatico a quelle della crioterapia.

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