Milano, 3 ottobre 2022 – Al Centro Diagnostico Italiano, il servizio di counseling pre-esame, atto alla valutazione delle indicazioni all’indagine e delle condizioni cliniche dei pazienti da sottoporre a Tomoscintigrafia miocardica, ha abbattuto il tasso di drop out – ossia la ‘dimissione’ del paziente non idoneo senza la possibilità di eseguire l’esame – dal 45 al 18%.
Dal 2018 ad oggi, il servizio di counseling pre-Tomoscintigrafia miocardica dell’Unità di Medicina Nucleare del Centro Diagnostico Italiano ha esaminato e quindi preso in carico oltre 1.120 pazienti.
La Tomoscintigrafia miocardica è un esame che comporta potenziali rischi derivanti principalmente dalla prima fase dell’indagine, cioè dall’esecuzione del test da sforzo fisico o con stimolo farmacologico.
È pertanto fondamentale ridurre al minimo tali rischi, valutando non solo le controindicazioni assolute all’indagine ma anche quelle relative, eventualmente mitigabili.
Prima dell’introduzione dell’attività di counseling, il paziente giungeva all’attenzione del Medico Cardiologo e del Medico Nucleare la mattina stessa dell’esame. Dopo la valutazione clinica, qualora il paziente non fosse ritenuto idoneo all’esecuzione dell’esame, si procedeva alla sua dimissione. Tale modalità causava un tasso di drop-out molto alto, pari al 45%, con conseguente ritardo nella diagnosi.
Oggi il counseling pre-Tomoscintigrafia miocardica viene effettuato due settimane prima dell’esame e comporta un incontro tra medico e paziente. Durante la visita viene esaminata la documentazione cardiologica del paziente, le terapie in corso, le patologie concomitanti, i fattori di rischio, la compliance clinica e fisica; si valuta inoltre la scelta della tipologia di sforzo adatta al paziente e, se necessario, si prescrivono e si prenotano ulteriori indagini o visite cliniche in tempo utile per la rivalutazione e l’esecuzione della prestazione. Infine si forniscono al paziente tutte le informazioni sulla preparazione e modalità di esecuzione dell’esame.
Qualora non ritenuto idoneo, il paziente viene indirizzato per indagini e accertamenti specifici eseguiti in altre strutture specializzate sul territorio.
Patrizia Gandolfo, medico coordinatore clinico del Servizio di Medicina Nucleare del Centro Diagnostico Italiano, commenta: “Grazie all’introduzione del counseling, quindi alla possibilità di esaminare le indicazioni e la compliance clinica e fisica del paziente con gli Specialisti Cardiologi invianti e con quelli di riferimento della struttura, abbiamo ridotto al minimo i potenziali rischi, evitato dannosi ritardi di diagnosi dovuti al drop-out, personalizzato le modalità di esecuzione dell’indagine per ciascun paziente, raggiungendo un ottimo risultato in termini di appropriatezza e accuratezza”.
“Nell’ottica del miglioramento della qualità del servizio e della centralità del paziente, grazie alla rete di Specialisti creata, abbiamo preso in carico i pazienti facilitando il loro percorso verso la diagnosi. Anche i pazienti non idonei all’esecuzione dell’esame non sono stati lasciati soli ma sempre indirizzati a specifiche indagini in strutture competenti”.
Presso il Centro Diagnostico Italiano è possibile accedere al Servizio e sottoporsi a scintigrafia miocardica sia in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale, sia per Privati e Fondi.
Counseling pre-Myocardial Perfusion G-SPECT imaging: a good practice to improve quality of the nuclear medicine service.
- Gandolfo Patrizia1, Pozzoni Maria Beatrice2, Ibba Simona3, Zuccotti Giulia Anna1, D’Amico Natascha Claudia3, Gonella Silvia3, Fosci Giulio4, Papa Sergio3
- 1Unità di Medicina Nucleare, Centro Diagnostico Italiano, Milano
- 2Unità di Cardiologia, Centro Diagnostico Italiano, Milano
- 3Imaging, Centro Diagnostico Italiano, Milano
- 4Quality, Centro Diagnostico Italiano, Milano