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Contraccezione sottocutanea: cos’è e come si applica

Intervista alla dott.ssa Roberta Daccò, responsabile Servizio di Ginecologia CDI

Attualmente in Italia l’aderenza delle donne alla contraccezione ormonale è ancora molto bassa e spesso vista con grandi e ingiustificate paure. In realtà abbiamo a disposizione un’ampia varietà di prodotti in commercio che sicuramente ci consente di trovare la migliore soluzione per tutte le donne.

Sono molto conosciuti i possibili effetti collaterali della contraccezione ormonale, persistono immotivati timori legati alla diminuzione della fertilità futura che invece, al contrario, potrebbe averne giovamento, mentre i vantaggi a lungo termine sono poco noti: protezione dal tumore ovarico, endometriale e del colon retto, ad esempio.

L’impianto sottocutaneo: cos’è

La donna deve trovare il prodotto giusto per lei e il bastoncino ad impianto sottocutaneo è un’ulteriore possibile scelta per chi vuole avere una contraccezione sicura a lungo termine o chi non ama prendere la pillola perché spesso si dimentica l’orario di assunzione corretta.

L’impianto sottocutaneo è costituito da un bastoncino sottile che viene inserito sotto la pelle e rilascia costantemente una dose fissa di etonorgestrel, un ormone progestinico, assicurando per tre anni un’azione contraccettiva sicura.

Come funziona

La dose fissa di progestinico rilasciata dal bastoncino inibisce la funzione ovarica bloccando l’ovulazione e mantiene denso il muco cervicale ostacolando il passaggio degli spermatozoi. Ha un’azione diretta sull’endometrio, il tessuto che tappezza la cavità dell’utero ostacolando la sua crescita, per questo motivo con il bastoncino le mestruazioni diventeranno sempre più scarse e potrebbero scomparire. La riduzione o scomparsa delle mestruazioni ha come effetto benefico che in caso di presenza di mestruazioni normalmente dolorose il dolore scompare o si attenua moltissimo.

I vantaggi

La contraccezione progestinica, oltre ad essere sicura come quella estroprogestinica, ha il vantaggio di poter tranquillamente essere utilizzata anche da donne con fattori di rischio come utero fibromatoso, rischio tromboembolico, diabete, obesità o in donne fumatrici dopo i 35 anni.

Dopo tre anni dal posizionamento o comunque quando la paziente lo desidera, la rimozione porta ad una veloce ripresa del ciclo ovarico ovulatorio e quindi della fertilità.


La prestazione è prenotabile solo se in possesso della prescrizione da parte del ginecologo.

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