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Nuovo Centro per il trattamento delle complicanze da filler
Centro per il trattamento delle complicanze da filler

Il centro per il trattamento delle complicanze da filler nasce come risposta all’incremento costante delle complicanze legate alle iniezioni di filler. Le iniezioni di filler rappresentano oggi una delle procedure di medicina estetica più eseguite a livello globale. Questi dispositivi medici vengono utilizzati per riempire rughe, depressioni cutanee e per ripristinare i volumi del volto e del corpo. Con l’aumento della domanda e la varietà di prodotti presenti sul mercato, si è osservato un aumento delle complicanze associate a questo tipo di trattamento.

I filler si dividono in due categorie principali: riassorbibili e non riassorbibili. La tipologia impiegata influenza direttamente il percorso terapeutico. In Italia, l’uso dei filler permanenti è vietato a causa delle gravi complicanze che possono insorgere. Tra questi, il silicone è il più noto; il suo impiego in forma iniettiva è proibito dal 1993. Nonostante il divieto, alcuni centri lo utilizzano ancora per via del costo ridotto rispetto ai filler a base di acido ialuronico. Le complicanze da filler interessano principalmente il volto e si manifestano con sintomi come gonfiore, arrossamento, noduli dolorosi, ascessi e, nei casi più gravi, alterazioni evidenti della fisionomia.

L’ecografia del volto

Per una corretta diagnosi delle complicanze, è fondamentale distinguere i sintomi da quelli di altre condizioni come patologie dentarie o malattie autoimmuni. L’approccio diagnostico si basa su anamnesi, esame clinico ed ecografia ad alta frequenza. Quest’ultima consente di identificare la sede, la quantità e il tipo di filler presente. L’ecografia è particolarmente utile per distinguere tra filler riassorbibili a base di acido ialuronico e quelli permanenti, permettendo una mappatura accurata del materiale iniettato. È consigliabile eseguire l’ecografia prima della visita specialistica per ottimizzare il percorso diagnostico. In quanto esame strumentale, rappresenta anche una prova oggettiva della presenza del filler coinvolto nella complicanza.

Visita specialistica per le complicanze da filler del volto

Presso il centro per il trattamento delle complicanze da filler, le pazienti vengono valutate quando presentano accumuli visibili o sintomatici che causano disagio. Nel caso di filler riassorbibile che non dà problemi, si tende a evitare l’intervento, poiché ogni manovra invasiva comporta un rischio, seppur minimo, di infezione. In molti casi, il materiale viene degradato naturalmente dall’azione della ialuronidasi endogena. La visita specialistica ha una durata di circa 45-60 minuti e include la valutazione delle lesioni, la presenza di eventuali cicatrici e la raccolta dell’anamnesi. Vengono inoltre forniti chiarimenti sul trattamento attraverso supporti video. Prima dell’intervento, viene prescritta una profilassi antibiotica o, in presenza di infiammazione, una terapia antibiotica specifica della durata di 2–4 settimane.

Trattamento

Il trattamento varia in base alla tipologia di filler identificato. Per i filler a base di acido ialuronico si utilizza la ialuronidasi, un enzima che scioglie il materiale. In caso di filler permanenti:

  • Se si tratta di poliacrilammidi con formazioni cistiche, si procede con una chirurgia mini-invasiva per incisione e drenaggio.
  • Se si tratta di materiali infiltrativi come olio di silicone o metacrilati, si utilizza una procedura laser.

La tecnica più avanzata per la rimozione dei filler permanenti è l’ILT (Intralesional Laser Treatment). Questa metodica prevede l’inserimento di una fibra ottica sottile di 200 nm all’interno dell’accumulo di filler. Il materiale viene riscaldato, liquefatto e successivamente rimosso manualmente. Le sedute, della durata di 15–30 minuti, si svolgono in ambulatorio. La frequenza dipende dalla quantità e dal tipo di filler da trattare, con intervalli che vanno da uno a sei mesi.

Il centro per il trattamento delle complicanze da filler si trova presso CDI Navigli.

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