Intervista a Lucy Costantino, genetista CDI
La Celiachia è una malattia multifattoriale a interessamento prevalentemente intestinale in cui le mucose dell’intestino tenue non tollerano i cibi contenenti il glutine. Sebbene i fattori responsabili della celiachia non siano del tutto chiari, è tuttavia noto che l’alterata risposta dell’organismo al glutine si manifesta come risultato finale di complesse interazioni fra geni e ambiente. È stata dimostrata infatti una forte associazione fra la celiachia e i geni HLA del complesso di istocompatibilità (DQ2, DQ8, DR4) che contribuiscono alla predisposizione genetica per la celiachia.
Quali sono i sintomi della celiachia?
La sintomatologia può manifestarsi con: mal di testa, problemi intestinali, nausea, dolori, spossatezza, dimagrimento rapido e mal assorbimento di vitamine, minerali, proteine e altre sostanze nutritive. Nei soggetti celiaci, il glutine provoca delle risposte immunitarie abnormi a livello della mucosa intestinale, causandone l’infiammazione cronica e la distruzione dei villi. Pertanto diagnosticare per tempo la malattia celiaca è molto importante per salvaguardare salute e benessere, anche dal punto di vista riproduttivo. Infatti, sono numerosi gli studi che collegano la salute degli organi riproduttivi femminili alla celiachia.
Celiachia e predisposizione genetica: quali sono i test a cui sottoporsi?
Il Laboratorio di Analisi del CDI offre un test genetico di suscettibilità che consente di determinare la presenza di HLA-DQ2, DQ8 e DR4 per identificare una predisposizione genetica per il morbo celiaco. L’assenza di HLA-DQ2 e HLA-DQ8 permette di escludere con elevata probabilità la diagnosi di celiachia (i casi di celiachia DQ2, DQ8 negativi sono estremamente rari); mentre la presenza di HLA-DQ2 o HLA-DQ8 nei familiari di celiaci è indicativa di predisposizione genetica alla celiachia e suggerisce un monitoraggio periodico con controlli sierologici. Date le risposte dell’organismo all’assunzione di alimenti contenenti glutine, la malattia richiede a chi ne soffre di seguire una stretta dieta priva di glutine per tutta la vita. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare.
Festività: quali sono i consigli per chi soffre di celiachia?
Quando si pensa alle feste le sensazioni che si percepiscono sono molte: i vissuti di gioia per grandi e bambini e la dedizione nel preparare i piaceri della tavola. Tuttavia per chi soffre di celiachia, le feste possono trasformarsi in una fonte di stress a causa delle limitazioni alimentari che il disturbo comporta. Una persona con celiachia potrebbe trovarsi nella situazione di dover declinare l’invito oppure di fronteggiare la paura di star male e rovinarsi così i giorni di festa. Si sa che la prevenzione comincia dunque a tavola. Ecco quindi alcuni suggerimenti che non costringono a rinunciare al gusto e al piacere di stare in tavola permettendo così di superare situazioni stressanti:
- Spiegate chiaramente le limitazioni della dieta alimentare senza glutine e gli accorgimenti da seguire in cucina per evitare contaminazioni dei cibi gluten free; questo permette a chi sta davanti di comprendere meglio i vostri bisogni,
- Offritevi di portare da casa le proprie pietanze e spiegate quali rischi si incorrono nel mangiare cibi contenenti il glutine. Questo vi aiuta nel non sentirvi a disagio di poter offendere i vostri ospiti.