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Benessere, psicologia e medicina estetica

Quando l’intervento estetico correttivo può costituire una possibilità nel migliorare la propria salute intesa come benessere complessivo. Intervista alla dott.ssa Elena Mandorino, psicologa CDI

Il concetto di benessere è stato tra i più studiati e dibattuti tra gli esperti di psicologia. L’esperienza di benessere può essere definita come una condizione di vita ottimale, dai significati soggettivi e in relazione alla cura di sé. La medicina estetica rientra in ciò che concerne la cura del proprio corpo: il corpo è un elemento biologico, ma del resto ha anche aspetti identitari, sociali e culturali.

Quando una persona avverte una caratteristica fisica come disturbante la propria percezione di sé e la propria capacità relazionale, può vivere una condizione di reale disagio o sofferenza. In questo contesto, l’intervento estetico correttivo può costituire una possibilità nel migliorare la propria salute intesa come benessere complessivo offrendo la possibilità di “sentirsi meglio col proprio corpo”.

Uno studio pubblicato su Association for Psychological Science (Margraf et al., 2014) evidenza come tra i bisogni delle persone che ricorrono alla chirurgia plastica o alla medicina estetica, emergano il desiderio emotivo di migliorare il proprio corpo, migliorare la sensazione generale di benessere, aumentare l’autostima, ridurre la vergogna.

Pertanto, la chirurgia plastica e la medicina estetica possono essere curative non solo quando intervengono, ad esempio, su un volto sfigurato, ma possono accompagnare la persona anche nei grandi momenti della vita: l’adolescenza, i trattamenti per l’acne, i primi cosmetici, imparare a prendersi cura di sé, dopo la gravidanza, cambiamenti ormonali, menopausa e andropausa.

Inoltre, la persona che oggi arriva in consulenza di medicina estetica incontra un medico professionista che non solo migliora la sua immagine e attrattiva, ma la educa anche alla salute in generale (fotoprotezione, sane abitudini, ect). Certamente, anche nell’ambito della chirurgia plastica e medicina estetica, l’opportunità dell’in­tervento deve essere sempre valutata sulla base del bilanciamento dei possibili rischi e benefici. L’intervento estetico non può prescindere da una con­siderazione della dimensione complessiva della persona stessa.

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