Intervista alla dott.ssa Elena Piacentini, medico pediatra-allergologo consulente CDI
La bella stagione è arrivata e mare, montagna, lago, città d’arte ci attendono.
È tempo di organizzare viaggetti e vacanze a misura di famiglia. Anche se questo è il momento in cui i bimbi si scatenano in attività di gioco all’aperto. Se tutto questo è normale, sappiamo che, per non incorrere in qualche rischio e mettere a repentaglio l’agognata vacanza di tutta la famiglia, è bene mettere in pratica alcune precauzioni soprattutto in caso di bambini affetti da malattie allergiche perché questo non deve limitare la famiglia nell’organizzazione delle vacanze e dei propri momenti di svago e relax.
Da cosa partire?
Dalla consapevolezza: i genitori devono conoscere la patologia e le esigenze che ne derivano per una sua corretta gestione. Anche il bambino deve essere parte attiva e deve poter ricevere informazioni chiare e mirate, attraverso un linguaggio che rispetti la sua sensibilità e tenga conto dell’età. Compito del pediatra è fornire indicazioni che, se seguite con attenzione, mettono al riparo da pericoli e consentono a grandi e piccini di godere delle desiderate vacanze.
Montagna e asma allergica
Nel caso di asma allergica, ad esempio, qualora l’allergia sia per le graminacee, sarà opportuno evitare località montane poste ad una quota compresa tra 1.000 e 1.500 metri sopra il livello del mare. A questa altitudine, infatti, soprattutto nel mese agosto, vi è un elevato rischio di entrare in contatto con i pollini di queste piante e riacutizzare la sintomatologia. Per quanto riguarda invece i bambini allergici ad acari della polvere al contrario la località montana è altamente consigliata. Al di sopra del 1.550 metri, infatti, gli acari difficilmente sopravvivono a causa della mancanza di umidità che necessitano per vivere e riprodursi. In ogni caso bisogna sapere che per tutte le forme di asma allergica, l’aria in montagna è particolarmente secca e potrebbe scatenare un attacco d’asma. Pertanto, soprattutto alle quote più elevate, può risultare indicato l’uso di un umidificatore che consenta di attenuare l’eccessiva secchezza dell’aria inspirata all’interno dell’abitazione.
Se la montagna comporta qualche precauzione, al mare a cosa dobbiamo fare attenzione?
Se si sceglie di andare al mare, attenzione ad evitare quelle coste popolate da parietaria e ulivo anche in estate, responsabili di importanti reazioni allergiche. In ogni caso, il bambino con asma allergico dovrà portare sempre con sé il broncodilatatore a breve durata di azione, e un antiistaminico adeguato in modo di agire immediatamente in caso di attacco acuto.
Sempre parlando di bambini allergici e con manifestazioni di dermatite atopica, la vacanza al mare può rivelarsi un’ottima alleata in quanto una moderata e prudente esposizione al sole può rivelarsi utile sempre ovviamente negli orari meno caldi, ottimo al mattino presto fino alle 11.00 e nel pomeriggio dopo le 16.00. Fondamentale, prima dell’esposizione al sole e dopo ogni bagno al mare, è l’applicazione di una protezione solare elevata, preferibilmente che abbia filtri chimici e fisici.
E la sabbia?
Bisogna però fare attenzione alla sabbia che, insieme al sudore, irrita la pelle del bambino. Per questo, se il piccolo gioca con la sabbia è opportuno lavarlo con acqua dolce e, quando è possibile sarebbe meglio scegliere una località marittima con scogliera. Ricordiamoci inoltre di sostituire il costumino bagnato con uno asciutto e pulito e al rientro dal mare effettuare un bagnetto con acqua tiepida e l’utilizzo di un detergente emolliente per rimuovere ogni traccia di salsedine.
Il sudore?
Utili anche bagni con amido di riso per eliminare l’eccesso di sudorazione. Dopo aver asciugato la pelle, si consiglia di applicare una crema idratante ad alta percentuale di acqua, per garantire una normale traspirazione.
Piccoli accorgimenti insomma per rimanere sereni e non incorrere in peggioramenti clinici che senz’altro guasterebbero non solo fisicamente ma anche moralmente uno dei momenti più attesi dell’anno, quello in cui ci si ritrova e si può godere della gioia di essere insieme ai nostri figli senza correre come spesso succede nella routine cittadina.