Intervista alla dott.ssa Michela Carena Maini, specialista in Ostetricia e Ginecologia, medico agopuntore CDI
I principi di diagnosi e terapia su cui si fonda la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) provengono da una tradizione millenaria; l’agopuntura è una delle sue branche più conosciute, di cui esistono delle evidenze scientifiche ormai consolidate e accettate anche dalla Medicina Occidentale. L’integrazione della Medicina Occidentale con la MTC trova ottimo campo di applicazione nella ginecologia e nell’ostetricia, come dimostrano i risultati ottenuti nell’ambito della fertilità, dell’irregolarità mestruale, del dolore associato al mestruo, della menopausa e nella pratica ostetrica. Applicare questa terapia alla Ginecologia significa interpretare il quadro clinico di ciascuna paziente secondo i criteri diagnostici della MTC. Entriamo più nel dettaglio e prendiamo in considerazione la dismenorrea, o dolore mestruale.
Cos’è la dismenorrea?
La dismenorrea è il dolore che si manifesta prima, e/o durante il mestruo, un sintomo molto frequente, d’intensità e durata molto variabile e che si può associare ad altri disturbi. È divisa in primaria, la più frequente, in cui non è riconoscibile alcuna causa organica, e secondaria, quando alla sua base vi sono alterazioni a carico degli organi genitali.
Nella dismenorrea primaria, il dolore di solito compare all’inizio del flusso mestruale. La causa, probabilmente è di tipo multifattoriale, cioè riconosce un insieme di fattori che giocano un ruolo più o meno importante. La dismenorrea primaria colpisce soprattutto le adolescenti e le giovani donne, traducendosi in assenze scolastiche o lavorative. La dismenorrea secondaria è causata da patologie dell’apparato genitale, tendenzialmente può comparire anche in donne meno giovani che non ne avevano mai sofferto prima. La causa più frequente è l’endometriosi, per la quale si utilizzano terapie farmacologiche ormonali o trattamenti chirurgici.
Quali sono le terapie normalmente utilizzate per combattere il dolore?
Le terapie maggiormente utilizzate in caso di dismenorrea primaria sono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), pillola contraccettiva e talvolta alcuni integratori a base di fitoterapici e magnesio. Purtroppo, la terapia farmacologica non è priva di effetti collaterali, soprattutto se l’uso del farmaco è prolungato. Talvolta, come nel caso della pillola contraccettiva, le controindicazioni ne impediscono l’utilizzo.
L’agopuntura può effettivamente costituire una valida alternativa al trattamento farmacologico del dolore mestruale, diminuendone l’intensità e la durata. Gli studi dei meccanismi che stanno all’origine degli effetti terapeutici dell’Agopuntura hanno dimostrato che vengono liberate endorfine e altri mediatori bioumorali in grado di attenuare i dolori e di determinare un’azione antispastica. Si associa, inoltre, un effetto sedativo e ansiolitico che genera un innalzamento della soglia del dolore. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, l’Agopuntura è in grado di riequilibrare i “ristagni” energetici che sono causa del dolore, ripristinando l’armonico fluire del Qi (l’energia), con degli effetti che si mantengono nel tempo, anche dopo la fine del trattamento.
Quante sono le sedute utili?
Al fine di ottenere un risultato efficace si consiglia di eseguire un primo ciclo di 10 sedute, effettuate una volta alla settimana. Durante la seduta, gli aghi vengono inseriti in vari distretti corporei e lasciati in sede per circa 20 minuti.
Gli aghi utilizzati sono sterili, monouso e talmente sottili da minimizzare l’eventuale sensazione dolorosa dell’inserimento.
Concludendo, con questa pratica la donna che soffre di dismenorrea riduce i sintomi associati al dolore mestruale, limita l’assunzione di farmaci e, soprattutto, attenua in modo significativo l’interferenza del dolore con le attività quotidiane.