Intervista al dott. Bruno Restelli, medico internista CDI
I reni hanno una funzione importantissima per la nostra salute
- eliminano le scorie, introdotte nell’organismo;
- bilanciano le quantità di acqua, sali, acidi ed altre sostanze contenute nel nostro corpo, regolando la loro eliminazione se in eccesso o la loro ritenzione in condizioni di carenza;
- contribuiscono, grazie alla produzione di ormoni come l’eritropoietina, alla formazione dei globuli rossi da parte del midollo osseo, e alla regolazione della pressione arteriosa grazie alla produzione di renina e prostaglandine;
- producono la forma attiva della vitamina D, fondamentale per l’assorbimento intestinale di calcio e per la calcificazione delle ossa
Sono 850 milioni le persone nel mondo affette da malattie renali: si stima infatti che un adulto su dieci soffre di insufficienza renale (IR), una patologia in crescita, che, oltre ad avere un grande impatto sulla vita quotidiana dei pazienti, rappresenta anche un costo pari al 2-3% del budget sanitario in Paesi ad Alto Reddito. Si stima che entro il 2040 l’insufficienza renale diventi la quinta causa di morte.
Tuttavia, nonostante questi dati, la salute dei reni si dà spesso per scontata fino a quando non sopravviene una colica. L’insufficienza renale è una condizione in cui uno o entrambi i reni non funzionano adeguatamente e non possono quindi più svolgere in modo efficace la loro funzione.
Quali sono le persone più a rischio?
- diabetici
- ipertesi
- obesi
- chi ha familiarità di patologie renali
- fumatori
E’ vero che le donne sono più a rischio di sviluppare una malattia renale?
Il rischio di sviluppare patologie renali risulta più elevato nelle donne e spesso è associato ad altre condizioni esclusivamente femminili: può avere conseguenze sulla fertilità, dare preclampsia in gravidanza, aborti.
Tra le patologie renali più comuni nelle donne ci sono la nefrite lupica e la pielonefrite, quest’ultima un’infezione del tratto urinario inferiore causata da batteri che, se non tratta, può portare alla disfunzionalità di uno dei due reni.
La malattia renale spesso è associata ad altre condizioni esclusivamente femminili: può avere conseguenze non solo sulla fertilità, ma anche in gravidanza. Qualsiasi tipo di malattia renale preesistente nella madre ha un effetto negativo sulla gravidanza e può rappresentare una minaccia per la salute della madre e del feto. Vi è una maggiore possibilità di esiti avversi della gravidanza nelle donne con Malattia renale cronica, tra cui preeclampsia, insufficienza renale acuta, aborto spontaneo prima della 21 settimana, natimortalità, malformazioni e altri problemi a lungo termine.
Quali sono i sintomi?
Spesso soprattutto all’inizio la malattia renale cronica non dà sintomi. Una persona può perdere il 90% della sua funzionalità renale senza avvertire alcuna avvisaglia.
Segnali di malattia renale cronica già in stato avanzato sono caviglie gonfie, fatica, difficoltà di concentrazione, diminuzione dell’appetito, urine schiumose.
Ma quali sono le misure di prevenzione da attuare?
Partiamo dalla prevenzione primaria dei fattori di rischio, trasversale a molteplici patologie: diabete, obesità, ipertensione. Quindi seguire una dieta sana ed equilibrata e fare esercizio fisico sono alla base della buona salute.
Mangiare bene aiuta non solo a mantenere un peso corporeo adeguato (le persone obese hanno l’83% di possibilità in più di sviluppare patologie renali), ma anche abbassare il livello di pressione arteriosa, prevenire il diabete e altre patologie correlate alle patologie renali croniche. Iniziamo a ridurre il sale nelle nostre pietanze: non più di 4-5 grammi al giorno, equivalenti a un cucchiaino da te. Seguire una dieta ipoproteica contribuisce alla prevenzione dell’insufficienza renale. Il controllo della glicemia attraverso esami del sangue e delle urine è fondamentale perché metà delle persone affette da diabete nel mondo non solo non ne è a conoscenza, ma può sviluppare danni ai reni.
Anche avere alti livelli di pressione arteriosa può danneggiare l’apparato renale, soprattutto se a questi si aggiungono altri fattori quali il diabete, elevati valori di colesterolo e patologie cardiovascolari.
L‘importanza di bere
Acqua, acqua, acqua: importantissimo è bere per mantenere il corretto apporto di liquidi anche in base agli stili di vita (sport, lavori di fatica), alle condizioni fisiche in cui ci si trova (gravidanza, allattamento, vecchiaia). Due litri al giorno per una persona sana che devono essere “rivisto” dal proprio medico in caso di problemi renali.
Non fumare: il fumo rallenta la circolazione del sangue nei reni: a un afflusso inferiore del sangue corrisponde una diminuita funzionalità renale, oltre ad aumentare del 50% il rischio di sviluppare un tumore del rene.
Le misure di screening
Al corretto stile di vita si associano anche le misure di screening per intervenire tempestivamente nel caso si presentassero valori anomali: oltre agli esami del sangue e urinari, è consigliabile eseguire ogni anno un’ecografia dell’addome completo.
A maggior ragione se si rientra in una delle seguenti categorie:
- diabete
- ipertensione
- obesità
- familiarità di patologie renali
Le 8 Regole d’Oro
- Mantieniti in forma e attivo
- Controlla il livello di zucchero nel sangue
- Controlla la pressione sanguigna
- Segui una dieta sana ed equilibrata
- Mantieni un corretto e regolare apporto di liquidi
- Non fumare
- Non assumere farmaci se non su indicazione del medico
- Mantieni sempre sotto controllo la funzione renale se hai uno o più dei fattori di rischio