Lenticchie

Ce ne sono di tutti i tipi e colori: dalle Puy verde scuro, francesi, piccole piccole, a quelle nere e luccicanti, somiglianti al caviale e pertanto chiamate Beluga, a quelle marroncine, le Onano, coltivate nel viterbese, fino ad arrivare a quelle violacee, molto rare, coltivate alle pendici del Gran Sasso, tanto piccole da non richiedere neppure l’ammollo, giusto per citarne qualche varietà.

Perché fanno bene (non solo a San Silvestro)

  • Sono ricche di tiamina, la vitamina B1 che non solo concorre allo svolgimento del processo di conversione del glucosio in energia, ma migliora la memoria e la concentrazione
  • Contengono omega 3: grassi essenziali, ossia da assumere con l’alimentazione, “buoni”, che contribuiscono a tenere sotto controllo il colesterolo LDL (cattivo) e i trigliceridi
  • Contengono niacina, fondamentale per la respirazione delle cellule, per il miglioramento della circolazione sanguigna e nel processo di digestione degli alimenti.
  • Hanno una buona quantità di fibra che migliora il transito intestinale detossificando
  • Contengono buone quantità di Zinco e Selenio per un buon funzionamento della tiroide
  • Hanno proprietà antiossidante grazie a niacina e flavonoidi che disintossica dagli inquinanti e tossine dell’inverno
  • Hanno basso indice glicemico per questo sono indicati per i diabetici

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