A cura del dott. Luca Dughetti, Coordinatore Servizio di Ecotomografia e Doppler CDI - Centro Diagnostico Italiano
L'importanza dell'esame ecografico
Se i valori del TSH risultano fuori norma, è suggerita, oltre ad eventuali approfondimenti ematici, anche l’esecuzione di un’ecografia tiroidea per scongiurare la presenza di noduli maligni.
Circa il 30% delle tiroidi esaminate in corso di autopsia presenta infatti una forma tumorale non diagnosticata: ciò significa che il cancro della tiroide è molto diffuso, che spesso non dà segni di sé perché cresce molto lentamente sia perché poco invasivo. Messaggio per cui ogni due anni sarebbe comunque consigliabile un controllo ecografico.
L'ecografia tiroidea consente uno screening, che, basandosi sulle linee guida nazionali ed internazionali, consente di selezionare quelle nodularità meritevoli di essere sottoposte a controllo citologico mediante ago aspirato tiroideo, oppure quelle formazioni nodulari per cui è consigliato uno stretto monitoraggio ecografico, in quanto mostrano caratteri sospetti per eventuale neoplasia benigna o maligna.
Nel caso di gozzi multinodulari di grosse dimensioni e verosimilmente di vecchia data, l'esame ecografico permette di valutare una possibile tendenza alla discesa in sede mediastino superiore e deviazione dell'asse tracheale. Eventualità che poi deve essere confermata dall'esecuzione di una radiografia (studio profilo tracheale) o una TAC collo-mediastino.
Un ulteriore approfondimento diagnostico può essere ottenuto con la Scintigrafia, la TC o la risonanza per studiare meglio le caratteristiche del nodulo, della ghiandola, i suoi rapporti con le strutture del collo e del mediastino e lo stato dei linfonodi del collo.