Un’indagine condotta dal Centro Diagnostico Italiano su oltre 12.000 donne ha fatto luce sulle abitudini in fatto di prevenzione in ginecologia. Sono circa l’86% le donne che sono consapevoli dell’importanza della prevenzione al femminile, ma si può fare ancora molto. La comunità medico-scientifica e gli esperti di CDI sono concordi nell’indicare una serie di esami e controlli specifici per una prevenzione efficace. Visita ginecologica, Pap Test, mammografia, autopalpazione del seno sono solo alcuni di questi controlli. Quando andrebbero fatti e ripetuti?
Ecco le risposte della dottoressa Roberta Daccò, responsabile servizio Ginecologia del Centro Diagnostico Italiano.
A che età bisognerebbe sottoporsi alla prima visita ginecologica?
Non esiste una vera e propria ‘età giusta’: si può scegliere di andare dal ginecologo con l’arrivo della prima mestruazione (menarca) oppure all’inizio dell’attività sessuale.
A che età bisognerebbe fare per la prima volta il Pap Test, l’esame che permette la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero?
Dopo l’inizio dell’attività sessuale o comunque a partire dai 25 anni.
Ogni quanto andrebbe ripetuto il Pap Test?
Almeno una volta ogni 3 anni.
A che età bisognerebbe fare la prima mammografia, la radiografia che permette di individuare la presenza di formazioni potenzialmente tumorali?
A partire dai 40 anni.
Ogni quanto è consigliato ripetere la mammografia?
Si consiglia un controllo annuale dopo i 40 anni.
Perché è consigliato eseguire regolarmente l’autopalpazione del seno?
Perché l’autopalpazione permette di conoscere l’aspetto e la struttura normale del seno e quindi di poter cogliere precocemente qualsiasi cambiamento. È un esame che ogni donna può effettuare da sola, e si compone di due fasi: l’osservazione e la palpazione.