L’applicazione dell’ortottica non si esaurisce nella diagnosi e terapia delle anomalie congenite o della prima infanzia, ma si estende allo studio delle paralisi oculari acquisite, affiancando l’oculista e soprattutto il neurologo attraverso l’esecuzione di esami specifici, alla riabilitazione delle astenopie accomodative ovvero di tutto l’insieme di quei sintomi quali stanchezza visiva, cefalea, tensione muscolare perioculare, annebbiamenti visivi e diplopia temporanea che si associano spessissimo ad un uso prolungato del videoterminale e portano a volte ad una facile esauribilità dell’apparato neuro-muscolare.
Nella maggior parte dei casi in cui non siano presenti o siano stati già corretti difetti refrattivi o di presbiopia, l’esecuzione di un ciclo di esercizi ortottici può essere risolutiva della sintomatologia.