Approfondimenti

Malattie da punture di insetto

A cura dell'équipe dell'Ambulatorio di Medicina dei Viaggi del CDI - Centro Diagnostico Italiano

Gli insetti rappresentano la più vasta suddivisione del regno animale che comprende almeno un milione di specie conosciute. Una grande maggioranza è innocua, alcuni sono essenziali nel processo dell’impollinazione delle piante, altri aiutano a riciclare rifiuti.

Ci sono poi insetti che arrecano fastidio all’uomo e agli animali con punture dolorose o semplicemente con la loro numerosa presenza. Altri rovinano i raccolti. Altri ancora causano e diffondono malattie in modo meccanico: le mosche, ad esempio, trasportano sulle zampe microorganismi che a loro volta contaminano cibi e bevande provocando patologie come dissenterie e febbri tifoidi. Altro modo in cui gli insetti possono trasmettere malattie è quello di ospitare nel loro corpo agenti patogeni come virus, plasmodi e trasmetterli all’uomo tramite punture, morsi. Ricordiamo le zanzare, responsabili di patologie come malaria, febbre gialla, dengue, chikungunya, encefalite giapponese.

PRINCIPALI PATOLOGIE TRASMESSE DA ZANZARE
La malaria, trasmessa dalla zanzara anofele, è stabilmente presente nelle fasce intertropicali dei due emisferi, interessando 106 Paesi con la tipica distribuzione a macchia di leopardo. Il continente maggiormente flagellato è quello africano nelle aree sub sahariane e centrali dove prevale il Pasmodio Falciparum responsabile della quasi totalità dei casi mortali. Plasmodio che è presente anche nel Bacino Amazzonico, nel Sub Continente Indiano ed in alcune isole del Pacifico Orientale accanto alla varietà Vivax. Nel 2012 nel mondo sono stati stimati 207 milioni di casi di malaria con 627.000 morti. Il 90% in Africa sub sahariana.

La febbre gialla, trasmessa dalla zanzara Aedes Aegypti, è presente tra il 15° parallelo Nord e il 10° parallelo Sud in America e Africa mentre non è diffusa in Asia benché si annoverino specie di zanzare potenziali vettori. L’incidenza della patologia è imprecisata in quanto la febbre gialla ha un decorso subclinico nella maggior parte dei casi o non viene segnalata. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità propendono per circa 200.000 casi all’anno nel continente africano e 150-200 casi in Amazzonia.

Per la dengue, altra malattia trasmessa dalla zanzara Aedes Aegypti, l’OMS calcola si verifichino circa 50.000.000 di casi all’anno, in più di 100 Paesi. Negli ultimi decenni la dengue si è imposta come emergenza di sanità pubblica in America Centrale e Meridionale. L’aumento della diffusione del virus è correlato all’aumento della diffusione della zanzara vettore che trova nelle grandi aree dei paesi tropicali e subtropicali un habitat adatto alla riproduzione con aree stagnanti e malsane. Il trasporto della zanzara da un zona ad un'altra avviene anche tramite lo scambio di merci e dall’assenza di strategie di controllo dell’insetto.

La febbre Chikungunya, causata dalla zanzara Albopictus, è presente in alcune parti dell’Africa, del Sud est Asiatico e del Sub Continente Indiano. A partire dal 2005 sono stati segnalati ampi focolai della malattia dell’area dell’Oceano Indiano . in molte zone la malattia coesiste con la dengue e spesso la diagnosi differenziale non è agevole.

L'Encefalite Giapponese è trasmessa all'uomo dalle punture delle zanzare del genere Culex. Si tratta di insetti che hanno attività durante le ore di oscurità e semioscurità. L'agente patoogeno è un Flavivirus simile a quello responsabile della febbre gialla e della dengue. E' una malattia presente nelle zone rurali, specie se coltivate a riso, dell'Asia Orientale.

PRINCIPALI PATOLOGIE TRASMESSE DA ALTRI INSETTI: MOSCHE E ZECCHE LE PIU' PERICOLOSE
Le zanzare non sono però i soli vettori di patologie.

La mosca tze-tze trasmette i protozoi che causano la malattia del sonno o tripanosomiasi africana, malattia presente in africa subsahariana.

La Tripanosomiasi americana o malattia di Chagas è frequente in America Latina ed è causata invece dalle punture notturne di cimici che vivono nelle crepe delle case: si manifesta con febbre, gonfiore, lesioni cardiache o dell'apparato digerente.

Le mosche nere, trasmettendo le larve del parassita, provocano l’oncocercosi o cecità fluviale.

Pappataci o flebotomi veicolano protozoi che causano la leishmaniosi, malattie invalidanti e spesso mortali.

Pidocchi, acari e zecche possono trasmettere varie forme di tifo.

Le zecche, dopo le zanzare, sono gli insetti che possono trasmettere più patologie.

L’encefalite o TBE (TICK-BORNE ENCEPHALITIS) è di origine virale ed è presente, non solo in Cina e Mongolia, ma anche in molti Paesi dell’Europa Centro Orientale e Settentrionale, Italia compresa. Si tratta di una patologia che può causare danni al sistema nervoso centrale con encefaliti e paralisi flaccide. L’agente responsabile è un Flavivirus che penetra nell’organismo con il morso della zecca. L’insetto con la saliva anestetizza la sede del morso che quindi può passare inosservato. Il virus trasmesso dalle zecche infetta diversi animali selvatici e domestici fra cui roditori, ovini, caprini, caprioli che contribuiscono così al mantenimento del ciclo di trasmissione dell’ infezione.

Malattie come le rikettsiosi sono ampiamente distribuite in tutto il mondo. Si tratta di febbri esantematiche causate dalle rikettsie, microorganismi che albergano nelle zecche “dure”.

Le zecche sono responsabili anche della Borreliosi Lyme che prende il nome dalla cittadina americana in cui fu descritto il primo caso nel 1875. Si tratta della malattia, trasmessa da insetto, più frequente nelle zone temperate. E’ presente in Europa e Nord America. I principali serbatoi sono rappresentati da roditori, cervi, lepri, caprioli, volpi. Si manifesta con disturbi neurologici e cardiaci che possono cronicizzare.

Zecche molli invece causano la Febbre Ricorrente o Borreliosi Ricorrente, diffusa in Asia, Africa, Sud America ed in alcuni Paesi del Mediterraneo. Ricordiamo infine la Tularemia ad eziologia batterica che causa ulcera cutanea e interessamento dei linfonodi con febbre e malessere generale.

LA PREVENZIONE
La prevenzione delle patologie trasmesse da punture di insetti si basa su strategie di controllo degli insetti vettori accompagnate da politiche e sistemi di sorveglianza sanitaria adeguati. Cardini fondamentali della prevenzione personale sono:

Corretta profilassi comportamentale, vaccinale e farmacologica. Una corretta profilassi comportamentale riduce il rischio di esseri punti. Essa può rappresentare, come nel caso della dengue, l’unica protezione possibile. In altri casi affianca efficacemente e completa la prevenzione vaccinale come nel caso della febbre gialla o quella farmacologica come nel caso della malaria.

Fondamentale è quindi osservare queste poche regole:

  • Soggiornare, possibilmente in ambienti climatizzati o dotati di zanzariere a porte e finestre. Zanzariere devono proteggere letti, lettini, culle.
  • Impiegare repellenti per uso topico a base di DET (Dietil-n-toluamide) o di KBR (acaridina) attenendosi scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti, facendo attenzione a non utilizzarli su mucose o su regioni cutanee lese e porre particolare attenzione al loro utilizzo su donne gravide e bambini minori di 12 anni di età.
  • Evitare di utilizzare profumi
  • Evitare di sostare in presenza di pozze d’acqua
  • Utilizzare capi di abbigliamento di colori chiari evitando colori accesi o scuri
  • Proteggere la pelle utilizzando indumenti a maniche lunghe, cappelli applicando sui vestiti un repellente per insetti
  • Utilizzare in ambienti interni apparecchi elettro emanatori di insetticidi liquidi o in piastrine

I VACCINI
Un esempio di prevenzione vaccinale è quella contro la febbre gialla. Si utilizza un vaccino vivo ed attenuato somministrato per via sottocutanea o intramuscolare nel muscolo deltoide o nella faccia antero laterale della coscia. La vaccinazione deve essere effettuata almeno 10 giorni prima dell’attivo in area a rischio e permette una protezione di almeno 10 anni.

Ricordiamo il vaccino inattivato contro l'encefalite giapponese. Il protocollo prevede due somministrazioni, una al tempo zero, la seconda dopo 28 giorni dalla prima. Un richiamo è previsto per le persone adulte (dai 18 anni) dopo 12-24 mesi dal ciclo di base in previsione di un viaggio in area a rischio. Anche questo vaccino viene somministrato per via intramuscolare.

Altro esempio di protezione vaccinale è l’utilizzo del vaccino contro la encefalite da zecche. Si tratta di un vaccino inattivato che viene somministrato per via intramuscolare nel deltoide. Del vaccino si hanno due formulazioni: una pediatrica utilizzabile da 1 a 16 anni di età e una per adulti dai 16 anni in poi. Il protocollo vaccinale prevede tre somministrazioni: la prima al tempo zero, la seconda dopo 1-3 mesi e la terza dopo 6-12 mesi dalla seconda. La protezione si ha dopo due settimane dal termine del ciclo completo e ha durata tre anni.

I FARMACI
L’utilizzo preventivo di farmaci è indicato invece per contrastare la malaria. Si tratta di farmaci che possono venire assunti con cadenza giornaliera o settimanale. Questi prodotti distruggono il parassita malarico a livello epatico ed ematico. Vengono assunti prima,durante e dopo il rientro dall'area a rischio. Devono essere assunti sotto supervisione medica dopo attenta valutazione clinica delle condizioni di salute del soggetto.

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