A cura dell'équipe dell’Ambulatorio di Medicina dei Viaggi del CDI - Centro Diagnostico Italiano
La malaria è endemica in vaste zone dell’Asia, Africa, America latina e centrale, isole caraibiche e Oceania. Definita “malaria” in seguito alla credenza che venisse trasmessa dalle paludi e dall’aria stagnante, è causata dal parassita Plasmodium, che, trasmesso dalla puntura della femmina della zanzara Anopheles all’interno dell’ospite umano, si modifica passando attraverso diversi stadi di sviluppo e riuscendo a eludere le difese del sistema immunitario infetta i globuli rossi e il fegato, fino a raggiungere una forma che è capace di infettare un’altra zanzara quando punge la persona malata.
I sintomi
I sintomi della malaria appaiono da 9 a 30 giorni dopo la puntura da parte della zanzara infetta e sono:
- febbre alta
- mal di testa
- vomito
- sudorazioni e tremori
- diarrea
- dolori muscolari
- tosse
La prevenzione
Si raccomanda il rispetto di misure comportamentali atte a ridurre il rischio di essere punti dalle zanzare. La chemioprofilassi, consigliata in relazione al paese di destinazione, durata, modalità, periodo del viaggio, condizioni cliniche del paziente, è costituita dai seguenti farmaci:
MEFLOCHINA Compresse da 250 mg
Posologia: una compressa alla settimana
- Sempre lo stesso giorno
- A stomaco pieno
La profilassi deve iniziare una settimana prima dell’arrivo nell’area a rischio, proseguire per tutto il periodo di soggiorno e per quattro settimane dopo aver lasciato l’area a rischio.
E' opportuno evitare la gravidanza per i 3 mesi successivi dalla fine della profilassi
DOXICICLINA Compresse da 100 mg
Posologia: una compressa al giorno a stomaco pieno
La profilassi deve iniziare due giorni prima dell’arrivo nell’area a rischio, proseguire per tutto il periodo di soggiorno e per quattro settimane dopo aver lasciato l’area a rischio.
E' opportuno evitare la gravidanza per una settimana dalla fine della profilassi
ATOVAQUONE + PROGUANILE CLOROIDRATO ADULTI Compresse da 250 mg di ATOVAQUONE e 100 mg di PROGUANILE CLOROIDRATO.
Posologia: per adulti con peso superiore a 40 kg, una compressa al giorno a stomaco pieno sempre alla stessa ora.
La profilassi deve iniziare 24 ore o 48 ore prima di arrivare nell’area a rischio, continuare durante il periodo di soggiorno e per una settimana dopo aver lasciato l’area a rischio.
Durante l’uso di ATOVAQUONE + PROGUANILE CLOROIDRATO, non assumere:
- Metoclopramide
- Tetracicline
- Rifampicina
- Rifabutina
- Anticoagulanti cumarinici
- Antivirali o alcuni inibitori della proteasi utilizzati per il trattamento dell'HIV
- Etoposide per il trattamento di neoplasie maligne
E' opportuno evitare la gravidanza per il mese successivo dalla fine della profilassi
Il farmaco non è raccomandato durante la gravidanza e nell'allattamento di bambini fino agli 11 kg di peso.
CLOROCHINA Compresse da 250 mg (150 mg di Clorochina Base)
Posologia: due compresse alla settimana (in adulti con peso superiore ai 45 kg)
- Sempre lo stesso giorno
- A stomaco pieno
La profilassi deve iniziare una settimana prima dell’arrivo nell’area a rischio, proseguire per tutto il periodo di soggiorno e per quattro settimane dopo aver lasciato l’area a rischio.
Avvertenze
- Dopo aver concluso la profilassi antimalarica è opportuno attendere un certo periodo prima del concepimento in modo di avere la completa escrezione del farmaco. Il tempo di attesa è stimato in base all emivita del farmaco:
- Meflochina: 3 mesi
- Doxiciclina: 1 settimana
- Atovaquone-Proguanile: 1 mese
- Si consiglia di iniziare la profilassi antimalarica dopo almeno 3 giorni dalla fine della vaccinazione antitifica per via orale.
- A causa del particolare ciclo vitale del Plasmodio, del suo periodo di incubazione e della persistenza nell’organismo, è indispensabile assumere il farmaco prescritto in modo scrupoloso usando i dosaggi e i tempi stabiliti.
- Si ricorda che nessun trattamento di chemioprofilassi garantisce la protezione totale dalla malaria.
In caso di sospetto contagio
Nel caso si sospetti la malaria è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico o ad una struttura ospedaliera per effettuare immediatamente gli esami di laboratorio per conferma o esclusione della diagnosi. La malaria dovrebbe essere sempre sospettata in caso di sintomatologia febbrile che si presenti in un paziente rientrato nell'ultimo anno o in particolare negli ultimi tre mesi da (o in corso di) un viaggio in un paese endemico.