A cura dell'équipe dell'Ambulatorio di Medicina dei Viaggi del CDI - Centro Diagnostico Italiano
DIFTERITE
La difterite è una malattia contagiosa causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae che si trasmette da persona a persona tramite le secrezioni del naso e della gola di persone infette. Il batterio si localizza solitamente nel naso e nella gola e produce una tossina che attraverso il sangue può raggiungere il cuore, il sistema nervoso e le reni provocando gravi danni.
I sintomi
La malattia si manifesta nella maggior parte dei casi con male alla gola e alla laringe, dove si forma una spessa membrana che può arrivare ad ostruire completamente le vie respiratorie e causare soff ocamento. L’azione della tossina su altri organi causa invece complicazioni gravi a carico del cuore (miocardite) e dei muscoli (paralisi).
Nel caso di sospetto contagio
Le persone che sviluppano la malattia devono essere trattate immediatamente con l’antitossina e antibiotici (eritromicina o penicillina), quindi messi in isolamento per evitare che contagino altre persone. In genere, già dopo due giorni di terapia non sono più contagiosi.
TETANO
Il tetano è una malattia infettiva causata dall’azione di una tossina (tossina tetanica) prodotta da batteri Clostridium tetani che vivono nel suolo o nell’intestino degli animali. Il tetano non si trasmette da persona a persona ma si può contrarre ferendosi o pungendosi con oggetti contaminati.
I sintomi
Il batterio produce una tossina che colpisce il sistema nervoso e causa violente contrazioni muscolari, chiamate spasmi. Altri sintomi possono essere cefalea, malessere, rigidità dei muscoli masticatori, del collo e del dorso, febbre, sudorazione, ipertensione arteriosa e tachicardia.
Nel caso di sospetto contagio
Recarsi presso il presidio sanitario od ospedale più vicino per sottoporsi agli esami necessari. Il tetano non è contagioso, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario. La somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche (TIG) e l’accurata pulizia della ferita infetta, con rimozione dell’eventuale tessuto necrotico, l’uso di disinfettanti ad azione ossidante (come l’acqua ossigenata) e la somministrazione di antibiotici (penicillina) sono importanti per prevenire la fissazione alle cellule nervose della tossina eventualmente ancora presente in circolo.
Il vaccino
Il vaccino antidifterico (D) e antitetanico (T) è composto dalla anatossina tetanica e difterica purificate ed adsorbite su idrossido di alluminio. Tra gli eccipienti sono presenti: sodio etilmercurio-tiosalicilato, idrossido di alluminio, sodio cloruro. La via di somministrazione è quella intramuscolare; la sede è il deltoide destro e sinistro. La vaccinazione consta di 3 dosi: 1° al giorno 0; 2° dopo 4-8 settimane; 3° dopo 6-12 mesi. Le norme di Sanità prevedono un richiamo ogni 10 anni. La vaccinazione contro la difterite ed il tetano è obbligatoria per legge e deve essere praticata a tutti i nuovi nati nel primo anno di vita.
Per sottoporsi al vaccino è necessario:
- non avere età inferiore ai 3 mesi
- non avere malattie acute febbrili
- non avere ipersensibilità verso i componenti del vaccino
- non avere avuto ipersensibilità, reazioni neurologiche o reazioni locali gravi in occasioni di precedenti somministrazioni
- non avere patologie della coagulazione
- non avere patologie o terapie che abbassano le difese immunitarie
- non essere in gravidanza o sospetto/allattamento
- non assumere farmaci
Effetti indesiderati
- lievi reazioni nella sede di iniezione (arrossamento, indurimento, dolore)
- febbre, linfoadenopatia
- shock anafi lattico molto raro (<1/10.000)
- stanchezza, nausea, vertigini, dolori articolari e muscolari
- reazioni allergiche generalizzate (orticaria, prurito)
La malattia non conferisce immunità, perciò chi ha avuto il tetano deve iniziare o proseguire il ciclo vaccinale non appena le sue condizioni di salute lo consentano.