La stima dei rischi connessi alle procedure radiologiche non è semplice: i valori possono variare anche di diversi ordini di grandezza in relazione alla tipologia di esame eseguito. Nella valutazione, inoltre, intervengono fattori quali l’età, il sesso, la corporatura del paziente e persino la storia clinica personale. Ma in questa direzione stanno evolvendo molte legislazioni internazionali, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa che, da sempre, si dimostra come il continente più sensibile e attento alle tematiche di protezione del paziente.
La creazione di una vera e propria storia dosimetrica personale rappresenta un ulteriore e fondamentale supporto nel cosiddetto processo di “giustificazione” dell’indagine radiologica (o di medicina nucleare) che il radiologo (o medico nucleare) applicano ad ogni paziente prima di ogni esame. Questo principio, sancito dalle normative nazionali ed internazionali, prevede come i benefici che il paziente riceverà da una procedura saranno maggiori rispetto ai rischi (ovviamente minimi) connessi alla stessa. Conoscere e conservare questi dati contribuisce non poco ad un percorso di personalizzazione dei percorsi di diagnosi e cura che sono alla base della moderna medicina, coniugando realmente quella costante ricerca del miglioramento continuo della qualità del servizio e dell’eccellenza tecnica alla base della mission del CDI.
Per accedere al servizio e per richiedere il proprio report dosimetrico, che può essere ritirato presso tutte le sedi del CDI, è sufficiente inviare una e-mail a infodose@cdi.it. Allo stesso indirizzo di posta elettronica è anche possibile comunicare con i fisici medici in servizio presso il centro per richiedere informazioni o chiarimenti.