Appartiene alla famiglia delle Rosacee e al genere prunus, la stessa delle ciliegie, prugne, mandorle e pesche. Originaria della Cina, se ne trovano testimonianze già 5000 anni fa. Giunse in Europa attraverso l’Armenia, dove la conobbe anche Alessandro Magno, ma la sua diffusione più ampia avviene grazie al mondo arabo che le dette il nome “al-barqūq” – albicocca.
Perché fa bene
- ricca di carotenoidi, riboflavina e niacina, e di licopene che aiuta a contrastare il colesterolo
- ricca di minerali come Fe, P, K, aiuta nelle anemia e nella reintegrazione dei sali persi con il caldo o con l’attività fisica
- contiene sorbitolo, acqua e fibre per cui il suo consumo eccessivo può risultare lassativo
- contiene circa 86% di acqua e il 6,5% di zucchero
La curiosità
Un tempo le donne cinesi mangiavano albicocche per favorire la fertilità. L’intuito femminile ha preceduto ciò che la scienza avrebbe successivamente confermato: le albicocche sono ricche di minerali indispensabili per la produzione degli ormoni sessuali.