Intervista al dott. Roberto Agresti, senologo CDI
Il tumore al seno rappresenta una delle forme di cancro più comuni tra le donne in tutto il mondo. La diagnosi di questa malattia può essere un momento devastante, non solo per le implicazioni fisiche, ma anche per l’impatto emotivo e psicologico che porta con sé. La mastectomia, ovvero l’intervento chirurgico che comporta la rimozione totale o parziale del seno, è spesso una delle opzioni terapeutiche raccomandate per affrontare il tumore al seno e può suscitare una serie di dubbi e domande.
La diagnosi di tumore al seno può arrivare all’improvviso, provocando ansia, paura e incertezza. Le pazienti si trovano a dover affrontare non solo il percorso di cura, ma anche la necessità di prendere decisioni importanti riguardo al proprio trattamento. La mastectomia è una scelta che molte donne e i loro medici considerano a seconda delle dimensioni del tumore, della sua posizione e dello stadio della malattia. Sebbene il termine “mastectomia” possa evocare paure legate alla perdita dell’immagine corporea e della femminilità, è essenziale comprendere che questo intervento ha un obiettivo primario: salvare la vita.
Mastectomia: totale o parziale
La mastectomia può essere totale, comportando la rimozione di tutto il tessuto mammario, oppure parziale, in cui viene rimosso solo il tumore e una parte del tessuto circostante. L’intervento è spesso accompagnato da altre terapie, come la chemioterapia o la radioterapia, a seconda del caso specifico. La preparazione per la mastectomia coinvolge non solo aspetti fisici, ma anche un supporto psicologico per affrontare le emozioni e le paure legate alla procedura.
Il recupero post intervento: non solo fisico ma anche psicologico
Il recupero dopo una mastectomia può essere un processo lungo e complesso. Le donne possono sperimentare una gamma di emozioni, dalla tristezza e dalla perdita alla resilienza e alla speranza. È fondamentale fornire supporto emotivo e psicologico durante questo periodo. Gruppi di sostegno, consulenze o semplicemente il supporto di amici e familiari possono fare una grande differenza nella qualità della vita delle pazienti.
Inoltre, molte donne scelgono di intraprendere un percorso di ricostruzione mammaria, che può contribuire a ripristinare l’immagine corporea e migliorare l’autostima. La ricostruzione può avvenire immediatamente dopo la mastectomia o in un secondo momento, a seconda delle preferenze e delle necessità individuali.
La lotta contro il tumore al seno non si limita al trattamento. È fondamentale aumentare la consapevolezza riguardo alla prevenzione e alla diagnosi precoce. L’autopalpazione, gli screening regolari e le mammografie possono contribuire a individuare il cancro in fase iniziale, aumentando significativamente le chance di successo nel trattamento.
Il tumore al seno e la mastectomia rappresentano una sfida complessa che coinvolge non solo aspetti fisici, ma anche emotivi e psicologici. È essenziale che le donne ricevano supporto e informazioni adeguate durante tutto il percorso, dalla diagnosi al recupero. La forza e la resilienza dimostrate dalle pazienti possono essere fonte di ispirazione per molte, sottolineando l’importanza della speranza e della comunità nella lotta contro il cancro al seno. La consapevolezza, la prevenzione e il supporto continuo sono fondamentali per affrontare questa malattia e per aiutare le donne a riappropriarsi della propria vita e della propria identità.